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Genova. Si è chiusa con poco meno di 100mila visitatori l’edizione autunnale dei Rolli Days, quest’anno suddivisa in due fine settimana, uno dei quali in concomitanza con il Salone Nautico.
Con l’appuntamento del 21 e 22 settembre, infatti, sono state superate le 97mila presenze, metà delle quali totalizzate con la prima apertura dei palazzi nobiliari, quella dello fine settimana 14-15 settembre. Quest’anno il tema era “Genova. Città di famiglie e palazzi”, ed è stata l’edizione più partecipata da quando sono state introdotto le prenotazioni digitali: l’edizione di maggio 2023 si era attestata a quota 81mila.
Numeri auspicati e aspettati, visto che la scelta è stata quella di sfruttare al massimo la concomitanza di diversi eventi ospitati dal capoluogo ligure: oltre al Salone Nautico, che prosegue sino al 24 settembre, il World Tourism Event dedicato alle destinazioni Unesco, che si è tenuto a Palazzo della Meridiana. Suddividere le visite alle dimore nobiliari in due weekend ha dato più opportunità a genovesi e turisti di partecipare, anche se già a metà della scorsa settimana la gran parte dei 36 siti aperti illustrati dagli 88 divulgatori scientifici ingaggiati ad hoc (la metà provenienti da altre regioni) erano ormai solo-out.
“Rolli Days è solo un evento, ma in questi quindici anni di successi ha dimostrato concretamente come e cosa si può e si deve fare per costruire un legame forte e positivo tra i cittadini e il patrimonio del territorio – è il commento di Giacomo Montanari, curatore scientifico dell’evento – La parola d’ordine è qualità: organizzativa, della ricerca, della formazione, nel coinvolgimento delle figure professionali. Oltre all’eccezionale lavoro e alla disponibilità di tutti i proprietari che si mettono al servizio della città in un’operazione senza eguali, per esiti e ricadute”.
Venendo ai dati, stando a quelli raccolti dal Comune il 53% delle prenotazioni proveniva da persone che si sono registrate per la prima volta all’evento, il che significa che in media una persona su due che si è prenotata per le visite ha conosciuto i Rolli per la prima volta in questa edizione autunnale. In molti inoltre hanno avuto l’occasione di scoprire il riqualificato giardino di Palazzo Bianco, svelato per l’occasione. Tra le prenotazioni ricevute, il 42% degli utenti ha meno di 45 anni, mentre il 38% proviene da fuori dalla Liguria. Nel fine settimana del 14-15 settembre i dati, ancora parziali, indicavano che il 60% dei visitatori erano genovesi, mentre i turisti rappresentavano il 40% e gli stranieri una forbice compresa tra l’8 e il 15%.
“Abbiamo già dimostrato con uno studio statistico che l’impatto economico di una edizione dei Rolli Days trasforma ogni euro investito in almeno cinque d’indotto diretto sul territorio – prosegue Montanari – Molto più difficile è misurare l’impatto sociale, cioè come i Rolli Days possono cambiare la vita delle persone: pensiamo, però, al fatto di dare lavoro a decine di giovani professionisti delle humanities under 35, di ricostruire il legame tra i cittadini e i beni monumentali del territorio, di veicolare l’immagine della città di Genova come meta di alto livello culturale e di costruire reti virtuose di cooperazione tra enti pubblici e soggetti privati. Questi effetti, amplificatisi nel tempo, rappresentano un grande successo e un innegabile modello che evidenzia una best practice ormai di livello europeo, dove molto conta anche il coinvolgimento dell’Università di Genova”.
“La scelta di doppiare i Rolli Days su due fine settimana ha permesso a migliaia di cittadini e turisti di ammirare le bellezze del patrimonio della nostra città -ha detto la consigliera delegata ai Grandi eventi del Comune di Genova- Aver aperto le porte dei Palazzi dei Rolli durante due importanti eventi è stata una scelta importante per valorizzare la storia e l’arte di Genova anche attraverso i tanti eventi collaterali”.
“Grande successo per il secondo weekend dedicato ai Rolli Days con i nostri palazzi storici, patrimonio Unesco, che hanno riaperto le porte a genovesi e turisti raccontando loro, attraverso architetture ed opere uniche, la storia, l’arte e la cultura della nostra città – ha aggiunto l’assessora al Turismo del Comune di Genova – Gli appuntamenti culturali, sportivi e congressuali ci permettono di destagionalizzare i flussi turistici garantendo così la sostenibilità dello sviluppo turistico in città”.
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