Tutto quello che devi sapere sulla muratura a due teste #adessonews

Caratteristiche, spessore, schemi, tecniche costruttive ed altre informazioni utili per progettare correttamente una muratura a due teste

La muratura a due teste è una tecnica costruttiva tradizionale impiegata per edificare paramenti murari di modeste dimensioni.

Progettare e realizzare una muratura a due teste richiede una comprensione approfondita delle tecniche costruttive tradizionali, ma anche delle normative vigenti.

L’impiego di software per il calcolo strutturale è essenziale per garantire che la struttura sia conforme agli standard di sicurezza e resistenza, soprattutto in contesti con rilevante rischio sismico. L’integrazione tra conoscenze costruttive e strumenti digitali consente di ottenere una progettazione accurata, in grado di ottimizzare le prestazioni e la durabilità della muratura.

Scopriamo di più sulla muratura a due teste!

Cos’è la muratura a due teste

La muratura a due teste è un tipo di muratura costituito da due file di mattoni disposti in modo che il lato corto, chiamato “testa”, sia visibile sulla faccia esterna e su quella interna del muro.

Questo significa che i mattoni sono posizionati perpendicolarmente al piano della muratura, e ogni fila di mattoni è affiancata da un’altra disposta allo stesso modo, formando una struttura più spessa e resistente rispetto alla muratura a cortina (dove i mattoni sono solitamente disposti in modo che sia visibile il lato lungo, chiamato “faccia”).

In generale, la tessitura muraria si compone di elementi (o più tipi di elementi) che si susseguono seguendo uno schema più o meno preciso, in base al tipo di muratura che si vuole realizzare. La tessitura muraria può variare in base a diversi fattori, tra cui:

• tipi di elementi (blocchi lapidei squadrati, conci lapidei appena sbozzati, mattoni pieni, ecc.);
• spessore;
• disposizione degli elementi.

La tessitura muraria rappresenta lo schema di disposizione dei mattoni che definisce la trama visibile sulla facciata del muro.

Nel caso della muratura a due teste, la tessitura più comune è la tessitura di testa, dove i mattoni vengono disposti con il lato corto (la testa) rivolto verso l’esterno. Questo schema genera un elevato numero di giunti verticali, creando un reticolo uniforme che, pur avendo un impatto estetico meno apprezzato, consente di creare pareti più compatte.

Tuttavia, la tessitura di testa, per via dell’alto numero di giunti, risulta meno resistente rispetto ad altre configurazioni, motivo per cui è consigliata per murature poco sollecitate.

Muratura a due teste: spessore

Il muro a due teste si caratterizza per uno spessore pari a due volte la larghezza della sua “testa”. La misurazione degli spessori delle murature in laterizio si basa sulla “testa” del mattone (o del blocco lapideo in generale), che è la sua parte più stretta e rappresenta il modulo di riferimento per definire lo spessore delle pareti.

Secondo tale principio, un muro il cui spessore è uguale alla larghezza di un mattone si definisce “a una testa”.

Invece, un muro il cui spessore è uguale a due volte la larghezza (o ad una volta la lunghezza) di un mattone si definisce “a due teste”.

Muratura in mattoni a doppia testa

Allo stesso modo, un muro a “tre teste” si compone di tre mattoni di testa separati da due spessori da 1 cm di malta o da un mattone posto in lunghezza separato da 1 cm di malta da un mattone di testa.

Quindi, nota la proporzione, per calcolare lo spessore è necessario conoscere le dimensioni del concio di cui la muratura si compone.

Nel caso della muratura in mattoni, un mattone pieno unificato misura solitamente:

• 5,5 cm di spessore;
• 12 cm di larghezza (testa);
• 25 cm di lunghezza (faccia).

In una muratura a due teste realizzata con mattoni standard, quindi, lo spessore della parete è di 25 cm, ovvero corrispondente a due mattoni posizionati di testa (o uno di faccia) affiancati tra loro e separati da circa 1 cm di malta.

Questo tipo di disposizione consente di ottenere una struttura più robusta e stabile rispetto alla muratura a una testa (12 cm), poiché la maggiore massa e il numero superiore di elementi di laterizio distribuiscono meglio i carichi.

Inoltre, il muro a due teste offre un isolamento termico e acustico migliorato rispetto a murature più sottili, grazie alla sua maggiore capacità di trattenere calore e assorbire suoni. Questa configurazione è ampiamente utilizzata nelle costruzioni che richiedono pareti portanti o perimetrali più resistenti.

Tecniche di costruzione della muratura a due teste

Esistono diverse tipologie di tessitura anche per i muri in mattoni. Nel caso di una muratura ad un’unica testa, la tessitura più comune è quella a cortina, in cui i mattoni vengono disposti con i lati lunghi (di lista) visibili. Tuttavia, per muri di spessore maggiore, come quelle a due o tre teste, vengono utilizzati mattoni con vari concatenamenti.

Questo schema implica l’uso di “mezzi mattoni” o “tre quarti”, tagliati per garantire lo sfalsamento dei giunti verticali tra i corsi e mantenere una buona coesione strutturale. Nelle murature tradizionali, i giunti vengono sfalsati utilizzando parti di mattoni ottenuti da taglio o spacco, come il “quarto” (o bernardino), il “mezzo” e il “tre quarti”.

Questo tipo di murature sono monostrato, ovvero realizzate con un unico strato omogeneo (dello stesso materiale) che assume contemporaneamente funzioni statiche, termoisolanti e di isolamento acustico. In questo caso, le prestazioni variano a seconda dello spessore della muratura, della tecnologia costruttiva adottata e dei requisiti prestazionali.

Suggerimenti pratici

La muratura a due teste è particolarmente indicata per la costruzione di muri perimetrali o di spina fino a un’altezza di circa 3,80 metri. Grazie al suo spessore, fornisce un appoggio solido per le strutture orizzontali come solai e travi. Anche nelle murature a tre teste, con uno spessore maggiore di 38 cm, si possono applicare diversi schemi di concatenamento dei mattoni. Uno dei vantaggi principali di questo tipo di costruzione è la rapidità di esecuzione, nonché la capacità di risolvere eventuali problematiche legate alla posa in opera di pareti curve, poiché è possibile modulare lo spessore dei giunti verticali. Tuttavia, esteticamente, la tessitura di testa può risultare meno gradevole a causa della forte presenza di giunti, che creano un reticolo troppo uniforme e monotono.

La realizzazione di una muratura a due teste segue una serie di tecniche costruttive per garantire la solidità della struttura. Queste includono:

• sfalsamento dei giunti verticali: è cruciale che i giunti verticali non siano allineati tra un corso e l’altro, per evitare che si creino punti di debolezza. Nelle murature tradizionali si ricorre all’uso di mattoni tagliati per creare i necessari sfalsamenti e legare correttamente i mattoni tra loro;
• concatenamenti di mattoni: nella muratura a due teste, l’uso di vari concatenamenti di mattoni, come i “mezzi” e i “tre quarti”, permette di realizzare uno schema regolare e solido, soprattutto agli angoli della muratura, dove il rischio di crepe e distacchi è maggiore.

Prima di realizzare un’opera muraria, è necessario eseguire il calcolo strutturale. In questo caso è indispensabile utilizzare un software per il calcolo strutturale appositamente sviluppato per la progettazione di nuovi edifici in muratura ma anche per la realizzazione di interventi su murature esistenti (consolidamento, cerchiature, aperture nuovi vani, ecc.).

Quali sono i tipi di concatenamento più utilizzati per la muratura a due teste

I principali tipi di concatenamento impiegati nella muratura a due teste sono i seguenti.

Concatenamento di testa
In questa configurazione, i mattoni vengono posizionati con le teste rivolte verso l’esterno, in modo che solo i lati corti risultino visibili. Questo metodo è semplice da eseguire e consente una costruzione rapida. Tuttavia, presenta alcuni svantaggi, in particolare dal punto di vista estetico, a causa del fitto reticolo di giunti visibili, che può rendere l’aspetto del muro meno gradevole. Dal punto di vista strutturale, questa disposizione offre una resistenza inferiore rispetto ad altre configurazioni.

Concatenamento a cortina
Questa tecnica prevede che i mattoni siano posizionati tutti in senso longitudinale, presentando a vista solo il lato lungo. Questo schema è caratterizzato da un ridotto numero di giunti verticali, il che rende la costruzione più semplice e veloce. Sebbene sia meno comune nella muratura a due teste, la disposizione a cortina viene utilizzata in alcuni casi, soprattutto per rivestimenti o come supporto per strutture portanti. Questa configurazione, più diffusa in murature monostrato o a una testa, è talvolta adottata anche per migliorare l’estetica della muratura.

Concatenamento a blocco

Nella disposizione a blocco (o inglese), si alternano file di mattoni disposti di testa e file disposti a cortina. Questo schema prevede giunti verticali sfalsati tra i mattoni, creando un’alternanza ortogonale che contribuisce a migliorare la stabilità della struttura. Questo tipo di concatenamento offre una maggiore resistenza statica rispetto alla disposizione di testa, rendendolo più adatto per affrontare sollecitazioni e carichi più elevati. La stabilità e la distribuzione uniforme dei carichi rendono questa tecnica ideale per murature che richiedono una maggiore solidità.

Tipologie di concatenamento di tessitura muraria

In sintesi, i concatenamenti di testa e a blocco sono i più diffusi nella muratura a due teste. Il concatenamento di testa garantisce una maggiore velocità di esecuzione, mentre il concatenamento a blocco migliora la resistenza e la stabilità del muro, rendendolo più adatto per strutture sottoposte a maggiori sollecitazioni.

Per realizzare lo sfalsamento nei muri a cortina, è essenziale seguire alcune indicazioni specifiche per assicurare la stabilità e la solidità della struttura. Ecco i principali aspetti da considerare.

• Sovrapposizione dei corsi
  È fondamentale che i giunti verticali tra i mattoni non siano allineati tra un corso e l’altro. Lo sfalsamento dei giunti deve essere tale da garantire una distribuzione uniforme delle sollecitazioni lungo la muratura, evitando punti di debolezza che potrebbero compromettere la resistenza complessiva della parete.
• Dimensione dello sfalsamento
  La sovrapposizione o sfalsamento deve essere superiore a 0,4 volte l’altezza del mattone o del blocco. Inoltre, lo sfalsamento minimo deve sempre superare i 4,5 cm. Ad esempio, per un blocco di altezza 20 cm, lo sfalsamento minimo necessario sarà di almeno 8 cm. Questo accorgimento migliora la stabilità del muro e riduce il rischio di fessurazioni.
• Utilizzo di sottomultipli
  Per ottenere lo sfalsamento corretto, è possibile utilizzare sottomultipli del mattone, come mezzi mattoni o mattoni tagliati a tre quarti. Questi pezzi speciali vengono realizzati tramite spacco o taglio del formato base, permettendo di mantenere lo schema di sfalsamento anche in situazioni complesse, come nelle intersezioni o nelle parti finali della muratura.
• Angoli e intersezioni
  Nelle zone critiche, come gli angoli o le intersezioni della muratura, si utilizzano solitamente mattoni tagliati a tre quarti per garantire che lo sfalsamento sia mantenuto in modo efficace. Ciò è particolarmente importante per mantenere la continuità strutturale e assicurare che anche queste parti siano adeguatamente rinforzate, evitando debolezze strutturali che potrebbero compromettere l’intera costruzione.

Vantaggi e svantaggi

Tra i vantaggi della muratura a due teste ci sono:

• rapidità di costruzione: la disposizione dei mattoni è relativamente semplice e veloce da eseguire;
• flessibilità nella costruzione: permette di affrontare facilmente problemi legati alla realizzazione di pareti curve, grazie alla possibilità di variare lo spessore dei giunti verticali.

Tuttavia, presenta anche degli svantaggi:

• estetica: la disposizione dei mattoni crea un reticolo uniforme, fitto e ripetitivo di giunti che può risultare poco gradevole dal punto di vista estetico;
• resistenza statica: non sempre offre la migliore resistenza rispetto ad altre disposizioni, come quella a blocco, dove i giunti sono alternati e non paralleli.

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