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(5-3-2): Colombi; Megelaitis, Bellodi, Gorelli, Lepri, Falbo; Garetto (30’ st Cioffi), Langella, Fiorini (1’ st Piccoli); Parigi, Cernigoi (1’ st Malagrida, 7’ st Longobardi). A disp.: Vitali, Brisku, Semeraro, Accursi, Lombardi, Dobrev, De Vitis, Ubaldi, Cinquegrano. All.: Buscè.
SPAL (4-3-3): Melgrati; Calapai (37’ st Polito), Bassoli, Arena, Mignanelli; Awua (37’ st Kane), Buchel (30’ st Nador), Zammarini; D’Orazio, Karlsson (18’ st Antenucci), Rao (37’ st Bidaoui). A disp.: Galeotti, Meneghetti, Bruscagin, Bachini, Polito, Ntenda, Radrezza, Camelio. All.: Dossena.
Arbitro: Domenico Mirabella di Napoli. Assistenti: Veronica Martinelli di Seregno e Giuseppe Cesarano di Castellammare. Quarto ufficiale: Gianluca Renzi di Pesaro.
Reti: 42’ pt Awua.
Note – Spettatori 3.297: 2.005 abbonati e 1.292 paganti. Angoli 4-9. Ammoniti: Buchel, Bellodi, Awua, D’Orazio, Nador, Lepri, Buscè (allenatore Rimini), Casella (direttore sportivo Spal), Melgrati, Cioffi, Polito. Espulsi: 18’ pt Bellodi per doppia ammonizione. Recupero: 2’ pt e 7’ st.
Inizia male e finisce peggio. Sotto di un uomo per 80 minuti, poi anche sotto di un gol. Quello decisivo. Il Rimini ripiomba con i piedi per terra. La Spal si prende tutto al ’Neri’. Buscè fa solo un ritocchino al suo undici inserendo in attacco Parigi al posto di Ubaldi, al fianco di Cernigoi. Per il resto, tutti confermati, modulo compreso. Come del resto c’era da attendersi, dopo quel tris di vittorie che ha capovolto la classifica. Ma l’ottava di campionato si mette subito tutta in salita per la squadra di Buscè. Bellodi è capace di rimediare due ’gialli’ in 18 minuti e guadagna una doccia anticipatissima.
Sotto di un uomo, il Rimini si trova a rintanarsi davanti a Colombi con la Spal che spinge, colleziona corner, ma non spaventa Colombi. L’inferiorità numerica non cambia i piani di Buscè che ridisegna il suo Rimini chiedendo semplicemente a Megelaitis e Falbo di ridimensionarsi in fascia. Ma su uno di quei cross, i ferraresi pescano il jolly. Con Mignanelli che va dalla bandierina, Cernigoi allontana di testa e Awua da lontano trova la traiettoria giusta tra una selva di gambe. I piani Buscè li cambia a inizio ripresa. Dentro Malagrida e Piccoli, fuori Cernigoi e Fiorini. E ricambiano qualche minuto dopo quando Malagrida è costretto a lasciare subito per infortunio.
Il Rimini diventa più padrone del campo, l’inferiorità numerica non è più un problema, anche perché alla Spal in fretta sale la paura di perdere. L’occasione buona il Rimini ce l’ha e la sfrutta quando Lepri butta dentro di prepotenza un pallone che pesa come il piombo, a due minuti dal novantesimo. Ma la bandierina della guardalinee è in cielo spegnendo il boato del ’Neri’.
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