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Rimini, 11 ottobre 2024 – Abusi sessuali sotto ipnosi. È questa la ricostruzione choc che ieri nelle aule del tribunale di Rimini ha portato il collegio di giudici a pronunciare una sentenza di condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre al risarcimento di 28mila euro alla parte offesa, nei confronti dello psicoterapeuta riminese di 55 anni, difeso dall’avvocato Stefano Della Valle del foro di Ravenna, finito a processo per il reato di violenza sessuale dopo un’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Davide Ercolani e partita dalla denuncia-querela presentata nel 2019 dalla presunta vittima del terapeuta: una paziente all’epoca dei fatti 25enne, che sarebbe appunto stata abusata sessualmente dal professionista durante alcune sedute di terapia nel suo studio in città. Ma andiamo con ordine.
L’ingresso del tribunale di Rimini (foto di repertorio)
La vicenda appunto risale alla fine del 2019, quando la presunta vittima, 25 anni allora, sporge una dettagliata denuncia nei confronti del suo terapeuta. La ragazza soffre di crisi di ansia e nonostante abbia tentato con altri psicanalisti, non è riuscita ancora a venirne fuori. Finchè contatta l’ennesimo psicoterapeuta, di cui ha sentito parlare molto bene. Secondo il suo racconto, sono due le sedute a cui la giovane si sottopone, nel corso delle quali il professionista usa però particolari tecniche di iperventilazione, digitopressione e anche ipnosi.
Ma solo dopo la vittima aveva realizzato quello che era successo in quello studio. E cioè che mentre lei si trovava in uno stato in cui si sentiva quasi stordita, lo psicologo l’aveva indotta a compiere atti sessuali con lui. Questo è quanto sostenuto nella denuncia, in cui la ragazza racconta nei minimi dettagli tutti i passaggi che in quei momenti ha vissuto, come se stesse vivendo in un sogno. Un incubo. Secondo la versione della vittima, assistita dall’avvocato Rita Nanetti del foro di Bologna, ella sarebbe stata completamente in balìa del terapeuta, facendo ciò che le veniva chiesto di fare. Soltanto qualche giorno dopo la seconda seduta avrebbe realizzato veramente quello che le era accaduto in quello studio.
Da qui è partita la denuncia che ha innescato le indagini, sino alla recente sentenza di primo grado, dopo che per lo psicoterapeuta imputato il pubblico ministero Davide Ercolani aveva chiesto invece una condanna a 7 anni e 9 mesi, oltre ai 50mila euro di risarcimento richiesti invece dalla parte offesa. Il tribunale ha riconosciuto al 55enne le attenuanti generiche, portando la condanna a 4 anni e 6 mesi, per cui comunque il difensore, l’avvocato Della Valle ha chiarito: “Ci riserviamo di leggere le motivazioni della sentenza tra novanta giorni e poi probabilmente faremo appello. Questo procedimento si basa infatti su indizi e con due posizioni antiteticamente contrapposte (l’imputato ha sempre rigettato le accuse indirizzategli, ndr) e secondo me gli aspetti peritali del processo, con il coinvolgimento di numerosi consulenti, hanno complicato le cose facendo deragliare dall’aspetto giuridico”, ha concluso il legale difensore dello psicoterapeuta. Nel frattempo, la presunta vittima di abusi ha presentato anche un esposto riguardante la vicenda all’ordine degli psicologi.
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