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Aprire una finestra senza permesso: è possibile? #adessonews

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È possibile aprire una finestra senza permesso? Quali autorizzazioni servono e come evitare sanzioni? Ecco la guida completa per aprire o allargare una finestra

L’apertura di una finestra non è solo un atto pratico; è un elemento fondamentale che influisce sul comfort abitativo, sull’efficienza energetica e sull’estetica degli spazi.

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Aprire una finestra in un edificio, sia esso privato o condominiale, richiede di seguire specifiche normative e procedure burocratiche, ma anche delle implicazioni estetiche e strutturali. In base alla normativa vigente, in particolare il D.P.R. n. 380/2001, la modifica della struttura di un edificio, come l’apertura di nuove finestre o la ristrutturazione di quelle esistenti, può richiedere un permesso di costruire o altre autorizzazioni specifiche. Ma è possibile agire senza permesso?

Approfondiamo come aprire una finestra con aspetti tecnici e normativi.

Per la corretta gestione di qualsiasi progetto AECO, come l’apertura di una finestra, ti suggerisco di utilizzare il software per la gestione progettuale che ti consente di pianificare dettagliatamente ogni fase del progetto, ottenendo maggiore efficienza, collaborazione e controllo.

Aprire una finestra: quali criteri da rispettare?

Aprire una finestra in un edificio comporta il rispetto di specifici criteri e normative che variano a seconda dell’edificio e della sua posizione e che riguardano criteri urbanistici, estetici e di stabilità strutturale.

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Alcuni criteri da considerare prima di iniziare gli interventi edilizi includono:

  • decoro architettonico: l’apertura di una nuova finestra deve mantenere l’armonia estetica dell’edificio, soprattutto in contesti condominiali. È necessario ottenere il consenso dell’assemblea condominiale se l’intervento modifica l’aspetto esteriore della facciata;
  • distanze dai fabbricati vicini: secondo l’articolo 905 del Codice Civile, non è possibile aprire finestre se non vi è una determinata distanza dal confine con il fondo del vicino;
  • stabilità dell’edificio: l’intervento non deve compromettere la stabilità strutturale dell’immobile. È consigliabile consultare un ingegnere o un architetto per valutare l’impatto della modifica sulla struttura esistente;
  • vincoli paesaggistici e culturali: se l’edificio è soggetto a vincoli ambientali o culturali, è necessario ottenere un nulla osta dalla soprintendenza competente prima di procedere con i lavori;
  • permessi necessari: per aprire una nuova finestra, è fondamentale richiedere l’adeguato titolo abilitativo.

Quali autorizzazioni sono necessarie per l’apertura di una nuova finestra?

L’apertura di una nuova finestra è considerata un intervento di manutenzione straordinaria, che richiede la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

La SCIA deve essere predisposta e firmata da un professionista abilitato (architetto, ingegnere o geometra) che segua l’intervento, deve essere presentata al Comune prima dell’inizio dei lavori e deve essere corredata da documentazione tecnica.

Inoltre, se l’intervento prevede la modifica di un muro portante, come nel caso di una cerchiatura per la redistribuzione dei carichi, è necessario depositare il progetto presso il Genio Civile competente. Questo passaggio garantisce che l’intervento sia conforme alle norme di sicurezza strutturale.

Poiché queste pratiche burocratiche richiedono verifiche e approvazioni specifiche, il tempo necessario per ottenere il via libera ai lavori può variare da alcune settimane a qualche mese.

Quando è possibile aprire una finestra senza permesso?

Ci sono alcune eccezioni in cui è possibile effettuare aperture di finestre senza richiedere permessi:

  • aperture per luce senza affaccio: se si desidera aprire una finestra che consenta solo l’entrata della luce e non l’affaccio su un’altra proprietà, questo può essere fatto liberamente, purché si rispettino le distanze minime dal suolo (2,5 metri per il primo piano e 2 metri per i piani superiori) e non si violino vincoli paesaggistici o culturali;
  • sostituzione di infissi: il D.M. 2 marzo 2018 classifica la sostituzione degli infissi come intervento di edilizia libera, quindi parte della manutenzione ordinaria, escludendo la necessità di permessi, ma sottolinea l’importanza di rispettare le normative urbanistiche locali e altre leggi settoriali, in particolare per le aree vincolate, dove si applicano regole specifiche.

È sempre consigliabile consultare i regolamenti regionali prima di procedere con lavori di questo tipo. Questo non solo per garantire la conformità alle normative locali, ma anche per valutare eventuali vincoli strutturali o paesaggistici che potrebbero influenzare il progetto.

Si può aprire una finestra in un condominio?

Aprire una finestra in un condominio è possibile, ma richiede rispetto delle normative vigenti, comunicazione con l’amministratore e considerazioni sul decoro architettonico e sulla stabilità dell’edificio.

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Anche se tecnicamente non è sempre richiesto un permesso formale, è obbligatorio informare l’amministratore del condominio prima di aprire una finestra. L’amministratore, a sua volta, deve comunicare le intenzioni all’assemblea condominiale.

Oltre alla comunicazione interna, dal punto di vista burocratico, è necessario depositare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il Comune. La SCIA permette di avviare i lavori immediatamente, ma il Comune ha fino a 60 giorni di tempo per opporsi o richiedere eventuali modifiche. Questo significa che, anche se il progetto può partire subito, non è detto che non emergano complicazioni successivamente.

Un altro aspetto fondamentale è consultare attentamente il regolamento condominiale. In alcuni condomini, infatti, è espressamente vietato praticare nuove aperture nelle facciate comuni o, in alternativa, potrebbero esserci condizioni specifiche da rispettare per preservare l’armonia dell’edificio.

Oltre ai permessi, bisogna considerare il decoro architettonico dell’edificio e la stabilità strutturale, per evitare di alterare l’aspetto estetico o compromettere la sicurezza dell’immobile. Inoltre, la nuova apertura non deve interferire con i diritti degli altri condomini, come la privacy e l’accesso alla luce.

Se l’intervento viene realizzato senza rispettare le norme, gli altri condomini possono opporsi e chiedere il ripristino dello stato originale della facciata. Pertanto, è fondamentale ottenere tutte le autorizzazioni necessarie e rivolgersi a un tecnico qualificato per garantire la conformità alle leggi.

Apertura finestra senza autorizzazione: sanzioni

Se un proprietario apre una finestra senza il permesso necessario, questo può costituire un abuso edilizio. La giurisprudenza stabilisce che chi chiude una finestra per aprirne un’altra in un luogo diverso senza permesso commette abuso.

Tali interventi, se non conformi alle normative urbanistiche, possono portare a sanzioni pecuniarie e, in casi estremi, alla demolizione dell’opera abusiva.

Le sanzioni per l’apertura non autorizzata di finestre possono variare, ma generalmente includono:

  • sanzione pecuniaria in assenza o in difformità dalla segnalazione certificata di inizio attività (art. 37 D.P.R. 380/2001): triplo dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione degli interventi stessi e comunque in misura non inferiore a 1.032 euro;
  • diritti di segreteria: possono essere richiesti ulteriori pagamenti, come i diritti di segreteria per la sanatoria.

È possibile infatti regolarizzare l’intervento abusivo tramite la presentazione della SCIA in sanatoria. Questa procedura consente al proprietario di ottenere il permesso retroattivamente, a condizione che l’intervento rispetti le normative vigenti al momento della sua realizzazione. Tuttavia, è necessario pagare una sanzione e dimostrare che l’intervento non abbia alterato la volumetria dell’edificio o non sia stato effettuato su aree non edificabili.

Come progettare l’apertura di una finestra?

Progettare l’apertura di una finestra richiede attenzione e pianificazione.

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Ecco le fasi principali da seguire:

  • valutazione preliminare: prima di tutto, è fondamentale condurre un’analisi approfondita della struttura esistente. Questo include la verifica della fattibilità dell’apertura in base alla tipologia di muro (portante o non portante) e la valutazione strutturale per evitare danni strutturali;
  • pianificazione dell’apertura: definire con precisione la posizione e le dimensioni dell’apertura è fondamentale, le distanze da muri ortogonali e altre aperture devono essere rispettate;
  • puntellamento del solaio: per garantire la sicurezza durante i lavori, è necessario puntellare il solaio sopra l’area in cui si intende effettuare l’apertura. Questo rinforzo aiuta a distribuire il carico e ridurre le sollecitazioni sulla struttura;
  • asportazione della muratura: procedere con la rimozione graduale della muratura seguendo le misure pianificate;
  • creazione delle basi di appoggio: una volta che l’apertura è stata realizzata, è necessario creare delle basi di appoggio per sostenere il nuovo vano finestra. Ciò può includere la realizzazione di una piattabanda in cemento, che deve raggiungere la resistenza necessaria prima di procedere con ulteriori lavori;
  • installazione della finestra: dopo aver completato le fasi precedenti, si può procedere all’installazione della finestra scelta, tenendo conto delle specifiche tecniche e dei sistemi di apertura più adatti al contesto abitativo.

È importante eseguire questo intervento con la massima accuratezza, poiché un’apertura realizzata in modo errato può compromettere la stabilità strutturale. Utilizzando il software calcolo cerchiature è possibile effettuare tutte le verifiche necessarie secondo le norme del p.C8.4.1 per la creazione, chiusura o modifica di aperture su pareti murarie esistenti.

Si può allargare una finestra esistente?

Allargare una finestra esistente è un intervento che può migliorare l’illuminazione e la ventilazione degli ambienti, ma richiede attenzione a vari aspetti normativi e strutturali.

Innanzitutto occorre verificare la fattibilità dell’intervento mediante:

  • analisi strutturale: prima di procedere, è fondamentale effettuare un’analisi della stabilità dell’edificio;
  • vincoli normativi: la possibilità di allargare una finestra dipende anche dalla posizione dell’immobile. In aree storiche o tutelate, potrebbero esserci restrizioni severe che impediscono modifiche alle facciate ed è importante verificare il Piano Regolatore del Comune per eventuali norme specifiche riguardanti dimensioni e materiali;
  • regolamenti condominiali: se l’abitazione è in un condominio, sarà necessario ottenere l’approvazione dell’assemblea condominiale, poiché l’intervento potrebbe riguardare parti comuni dell’edificio.

Procedura per l’allargamento

Per procedere con l’allargamento, è obbligatorio presentare una pratica edilizia al Comune.

Di solito si tratta di una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori asseverata) per lavori di manutenzione straordinaria. Se l’intervento comporta modifiche strutturali, sarà necessaria invece una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).

L’intervento per allargare una finestra generalmente include le seguenti fasi:

  • rimozione del serramento esistente e del davanzale;
  • installazione di un nuovo architrave;
  • demolizione della porzione di muro necessaria;
  • rifinitura del vano finestra e installazione del controtelaio;
  • posizionamento del nuovo davanzale e delle ante.

Allargare finestra senza autorizzazione

Allargare una finestra senza le necessarie autorizzazioni può comportare diverse sanzioni legali e amministrative.

Se si procede all’allargamento di una finestra senza presentare la richiesta di permesso o comunicazione necessaria (come la CILA o la SCIA), si può incorrere in sanzioni amministrative. Queste possono variare a seconda della gravità dell’infrazione e delle normative locali, ma in genere possono includere multe pecuniarie significative.

In molti casi, l’autorità comunale può ordinare il ripristino della situazione originale, costringendo il proprietario a riportare la finestra alle dimensioni e alla configurazione precedenti.

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Inoltre, potrebbero essere avviati procedimenti legali.

Per avere sempre a disposizione i modelli necessari per le varie pratiche edilizie, ti suggerisco di utilizzare il software per i titoli abilitativi che ti consente di compilare in maniera facile e veloce i moduli dei permessi edilizi.

Modelli titoli abilitativi: software Praticus-TA

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Sentenze e approfondimenti di riferimento

Di seguito si riportano una serie di sentenze e approfondimenti relativi ad aspetti tecnici e normativi delle finestre.

Doppi infissi: il caso delle finestre contestate in condominio

Il Tribunale di Milano, con la sentenza n. 4340/2024, ha affrontato il caso di un condomino che aveva installato doppi infissi sulla facciata dell’edificio senza l’autorizzazione dell’assemblea condominiale.

Il condominio ha chiesto la rimozione delle finestre, sostenendo la violazione del decoro architettonico e la potenziale compromissione della sicurezza dello stabile.

Il tribunale ha confermato che tali modifiche, se alterano l’aspetto estetico e armonico dell’edificio, costituiscono un’innovazione non autorizzata e ha ordinato la rimozione degli infissi, ma ha respinto la richiesta di risarcimento per insufficienza di prove.

Altri approfondimenti

Ulteriori approfondimenti sul caso:

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