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Alcuni ricercatori hanno rintracciato una delle principali cause della stanchezza che spesso si accusa nel corso della giornata. Quello che hanno scoperto è davvero incredibile e riguarda un’attività quotidiana che tutti pratichiamo, spesso senza neanche farci caso.
Stanchezza, fin troppe decisioni
Tutti nel corso della giornata prendiamo decisioni, più o meno importanti. Che sia quella di pensare a cosa mangiare, come vestirsi o di ricordarsi di mettere il cellulare in carica, nella nostra vita prendiamo decisioni continuamente, spesso senza neanche farci caso. Uno studio ha puntato la lente d’ingrandimento proprio sulle decisioni che prendiamo nel corso della giornata e sugli effetti negativi che queste hanno sul nostro livello di stanchezza.
Quando prendiamo una decisione, il cervello invia un segnale elettrico lungo strutture simili a fili chiamate neuroni. Per inviare questi messaggi, c’è bisogno di una sostanza chimica nel cervello chiamata glutammato, un neurotrasmettitore. I ricercatori hanno scoperto che dopo aver preso una decisione, questa sostanza chimica rimane in circolo, accumulandosi ostruendo il cervello. L’effetto si aggrava dopo un numero sempre maggiore di decisioni.
Stanchezza e decisioni, lo studio
La scoperta, condotta dagli esperti del Paris Brain Institute in Francia, è stata fatta dopo aver misurato i livelli di queste sostanze chimiche cerebrali nell’organo e il loro effetto sull’esecuzione di compiti impegnativi.
Nello studio, 40 persone hanno svolto compiti di memoria per sei ore mentre erano sdraiate sotto uno scanner per la risonanza magnetica. Un compito consisteva nel guardare sequenze di numeri apparire su uno schermo e giudicare poi se il numero corrente fosse lo stesso di quello precedente. Un compito più facile è stato assegnato a 14 persone, mentre uno più difficile a 26. Durante gli esercizi cognitivi, in diversi momenti sono stati misurati il glutammato e altre otto sostanze chimiche cerebrali.
Curiosamente, alla fine delle sfide, entrambi i gruppi presentavano gli stessi livelli di glutammato nella corteccia prefrontale laterale rispetto all’inizio dell’esperimento. Ciò fa pensare che è la quantità dei compiti a causare questo accumulo mentale, non la loro difficoltà.
Si è poi notato che le persone che svolgevano i compiti più difficili mostravano altri segni di stanchezza, come la dilatazione delle pupille. Lo studio ha poi esaminato in che modo questa stanchezza mentale influisce sulla capacità delle persone di prendere decisioni. I ricercatori hanno sottoposto i partecipanti ad altri esercizi, come ad esempio uno in cui i soggetti dovevano scegliere se ricevere subito una somma di denaro più piccola o una più grande in un secondo momento. Quando le persone che svolgevano i compiti di memoria più difficili si stancavano di più, cominciavano ad accettare una piccola ricompensa che avrebbero ricevuto immediatamente. Ciò suggeriva che stavano scegliendo l’opzione che richiedeva un processo decisionale minore.
Gli esperti hanno infine osservato che il sonno potrebbe aiutare a riequilibrare i livelli di glutammato nel cervello, ma hanno poi sottolineato che sono necessarie ulteriori ricerche.
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