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Genova. Con la tappa di oggi a Palazzo Tursi, si è chiusa a Genova la seconda edizione dell’Innovation Roadshow, il tour dell’innovazione realizzato dal MIMIT- Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con le Case delle Tecnologie Emergenti (CTE), per mettere in rete i territori italiani con l’ecosistema dell’innovazione, facendo conoscere i “case studies” realizzati negli hub della sperimentazione tecnologica.
Partito a marzo, il Roadshow ha coinvolto le città di Bologna, Campobasso, Taranto, Cagliari, Napoli, Pesaro e Genova, scelte come centri dedicati alla sperimentazione tecnologica e all’innovazione sul territorio. Obiettivo: creare opportunità di matching tra startup, PMI, imprese e principali investitori pubblici e privati, stimolando sinergie strategiche per lo sviluppo imprenditoriale e rafforzando il ruolo delle CTE come acceleratori di sviluppo e aggregatori di innovazione.
Tante le presenze registrate in tutte le tappe, con migliaia di adesioni tra startupper, investitori, rappresentanti delle Case e loro partner, imprese del territorio, referenti delle istituzioni nazionali e locali, Università e centri di ricerca che hanno dato vita a incontri one-to-one favorendo e accelerando la creazione di nuove relazioni commerciali, lo sviluppo di competenze, la rete di conoscenze, rapporti di valore e progetti innovativi.
Nell’ultima tappa dell’edizione 2024 “Le Tecnologie Emergenti per la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale”, che ha visto protagonista Genova e la CTE “Opificio digitale per la Cultura di Genova”, è stata rivolta particolare attenzione alle tecnologie emergenti per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, in linea con l’obiettivo del progetto della CTE di creare un modello di “Museo diffuso, dinamico, immersivo, inclusivo, attrattivo ed esperienziale”.
«Il progetto della Casa delle tecnologie emergenti che abbiamo inaugurato nell’ex stazione ferroviaria di Pra’ ha ottenuto un importante finanziamento da parte del Ministero – dichiara il vicesindaco di Genova – oggi abbiamo avuto un’interessante giornata di confronto e approfondimento per il futuro delle tecnologie applicate all’ambito delle industrie creative e culturali, un ambito su cui come amministrazione vogliamo puntare, supportando anche la costruzione di nuovi profili e professionalità, guardando ai giovani e alle future generazioni. Genova, con il proprio patrimonio culturale e di conoscenze all’insegna dell’innovazione, può essere sempre più protagonista a livello internazionale anche nello sviluppo di tecnologia a servizio della cultura».
In coerenza con l’ambito di intervento della CTE di Genova, improntato sull’industria culturale e creativa e sulla gestione del patrimonio culturale, l’incontro è stato un momento di confronto con imprese e Istituzioni, a livello nazionale, sui temi della fruizione, valorizzazione e accessibilità del patrimonio museale e culturale, attraverso l’uso delle tecnologie emergenti. Tra le varie presentazioni della mattinata, in una chiave di sinergia con altre progettualità finanziate dal MIMIT, è stato illustrato il progetto “Connessioni Culturali”, che collega digitalmente due importanti istituzioni culturali italiane: il Vittoriale degli Italiani e il MAXXI. Un esempio concreto di come la convergenza tra cultura e tecnologia possa offrire nuove opportunità per l’interazione e la valorizzazione del patrimonio.
Nel loggiato di Palazzo Tursi è stata allestita una “demo area” dove quattro start up e PMI, selezionate dalla CTE di Genova, hanno esposto e illustrato le proprie sperimentazioni innovative in ambito culturale e creativo, espressione concreta del lavoro di ricerca messo in atto dalle Case mediante il finanziamento del MIMIT e del ruolo chiave che giocano nel favorire e diffondere l’innovazione.
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