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Forse il punto è che ha 19 anni, ed energia da vendere: Alessandro Russo, per rifornire la sua bottega in zona Colli Albani, a Roma, fa personalmente avanti e indietro tra Napoli e la Capitale 5 volte alla settimana. È l’unico modo per servire sfogliatelle e pane cafone ancora caldo, mozzarelle freschissime e salumi che poi diventano la spesa quotidiana, oppure finiscono in taglieri assortiti composti a piacere. La cara, vecchia gastronomia di quartiere? Nel suo Caseificio e Prosciutteria Russo è qualcosa di un po’ diverso.
Alessandro Russo, il 19enne sempre in moto tra Roma e Napoli
Nato a Frattamaggiore, comune dell’area metropolitana di Napoli, nel 2005, Alessandro non è solo figlio ma anche nipote d’arte. “I miei nonni hanno cominciato come produttori di mozzarella di bufala e distributori all’ingrosso”, racconta a CiboToday, “e giravano col camion per rifornire ristoranti e punti vendita”. Un’altra parte della famiglia si dedica invece alla gestione di un biscottificio, con taralli e altre specialità da forno ancora a Frattamaggiore.
Il padre era già arrivato a Roma alcuni anni fa con un negozio all’Appio Tuscolano, ma Alessandro aveva in mente qualcosa d’altro: “Napoli è già satura dei suoi prodotti tradizionali, e pensavo che qui ci sarebbe stato più margine”. Il Caseificio e Prosciutteria Russo apre così il giorno di San Pietro e Paolo, il 29 giugno, dello scorso anno, e da allora è lo stesso Russo a provvedere al bancone con viaggi quotidiani dalla Campania.
Una nuova bottega di quartiere: l’idea del Caseificio e Prosciutteria Russo
“Una gastronomia con prodotti regionali d’eccellenza e un servizio fatto bene”, sintetizza in poche parole. Nella bottega lo aiuta il padre, insieme a un salumiere che si dedica al servizio e sa come trattare correttamente i prodotti. Sono loro il punto di partenza del progetto, con una selezione rigorosa di tipicità campane (e non solo, come diremo) che sono molto richieste, apprezzate e non sempre semplici da trovare a Roma. Come sa bene ogni estimatore della mozzarella fatta a regola d’arte. Al bancone però si affianca una piccola sala da circa 16 coperti, a disposizione degli avventori che non vogliono solo portare via, ma anche assaggiare qualcosa sul posto.
I prodotti in arrivo tutti i giorni dalla Campania
“Mi muovo io tutti i giorni, al massimo mi fermo a dormire il venerdì sera, e faccio in modo che certe cose arrivino ancora calde quando apriamo”; ovvero alle 8, per lavorare fino alle 14 e poi ripartire tra le 16 e le 20 (venerdì e sabato invece l’orario è continuato). Ci sono chiaramente le mozzarelle e i latticini di bufala del caseificio di proprietà, insieme a taralli e biscotti ancora di produzione familiare. Da un buon forno di Napoli arriva il pane cafone, e dalla pasticceria Mele di Frattamaggiore le sfogliatelle e i fiocchi alla bufala (un particolare ‘twist’ sugli ormai classici fiocchi di neve).
Il catalogo dei latticini si estende anche ad altri freschi — stracchino e primosale — e stagionati, come provolone del monaco oppure da altre regioni, come quello dell’azienda Recco. Tanti prodotti di suino casertano, come costatelle e salsiccia a punta di coltello, e poi il meglio dall’Italia anche in fatto di salumi, tra crudo di Parma Bedogni, mortadella artigianale Favola e porchetta Venditti.
I taglieri e le proposte per pranzo e aperitivo di Russo
Al Caseificio e Prosciutteria Russo non si fa solo la spesa, ma si resta, volendo, anche a mangiare. “Abbiamo pensato a dei taglieri diversi dal solito. Ovvero non composti da noi, ma assortiti secondo le scelte del cliente, che vede quel che c’è e può selezionare gli assaggi”; il tutto messo su bilancia e venduto al peso. Non si trova menu, ma ci sono possibilità anche per comporre un piccolo pranzo, ad esempio con fette di pizza alla scarola o con salsiccia e friarielli, friselle condite nonché casatielli.
Da finire a casa invece porzioni di lasagne cucinate dalla famiglia Russo, melanzane al forno e parmigiana, oppure il soffritto napoletano, col quale condire la pasta. Il pranzo, o l’aperitivo, si accompagna con calici di Falanghina o altre Dop del territorio, e questa è anche la direzione in cui vanno i progetti futuri del giovane Alessandro: “Mi piacerebbe aprire un bistrot, magari in una zona più centrale. Sempre a partire da super materie prime, ma con più possibilità anche per una piccola cucina”.
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