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Genova. Un messaggio forte che è innanzitutto un appello al voto in vista delle Regionali in Liguria, inteso come esercizio del diritto che è cardine della democrazia, ma anche un invito a impegnarsi personalmente sulla partecipazione attiva della cittadinanza alla cosa pubblica.
La Caritas di Genova, ente legato all’arcidiocesi e che mette insieme figure religiose e laiche, ha pubblicato – insieme a Caritas Young e alla pastorale giovanile del Centro San Matteo – un post sui social destinato a far discutere, per il contenuto e per il tono.
“In un contesto in cui la corruzione e l’arroganza sono il modo di intendere il potere provocando una cattiva gestione del bene comune, la nostra voce è lo strumento più potente che abbiamo”, uno dei passaggi più forti del post.
C’è chi lo ha inteso come qualcosa di molto vicino a uno schieramento a favore del centrosinistra ma Pippo Armas, direttore della Caritas, chiarisce: “Non è altro che quello che si può capire leggendolo, la volontà di questo messaggio è fare sì che un diritto che in altri Stati è considerato un privilegio sia espresso per dare una dimostrazione del senso di comunità, all’interno della Chiesa tutta c’è grande attenzione per questa fase politica, affinché la democraticità sia espressa in tutto il suo potenziale, non siamo i soli, all’interno della diocesi diversi preti hanno sottolineato l’importanza di andare a votare”.
“Non possiamo non avere opinioni su temi che ci riguardano profondamente. La libertà non è solo un concetto astratto, ma una realtà che si costruisce attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza. Quindi anche attraverso il voto”, dicono dalla Caritas. E ancora: “Non lasciamoci rubare la gioia della partecipazione. La politica è la più alta forma di carità“, conclude il messaggio.
Il testo dell’appello al voto per le Regionali in Liguria della Caritas Genova
Il diritto di voto è un privilegio e un modo per prendersi cura della comunità e del futuro del proprio territorio. In un contesto in cui la corruzione e l’arroganza sono il modo di intendere il potere provocando una cattiva gestione del bene comune, la nostra voce è lo strumento più potente che abbiamo. Ogni voto è una dichiarazione di intenti, un modo per dire che ci teniamo al nostro futuro e a quello delle prossime generazioni.
Non possiamo non avere opinioni su temi che ci riguardano profondamente. La libertà non è solo un concetto astratto, ma una realtà che si costruisce attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza. Quindi anche attraverso il voto.
Riflettiamo sull’importanza del nostro voto. Informiamoci, discutiamo. Mobilizziamoci. Alziamo la voce contro l’apatia, l’indifferenza e l’esclusione delle persone più vulnerabili. Ribadire che le responsabilità sono un servizio e non un potere. Inizia da noi. Non lasciamoci rubare la gioia della partecipazione. La politica è la più alta forma di carità.
In queste settimane è balzato agli onori della cronaca anche l’incontro organizzato con Andrea Orlando dal prete Don Andrea Farinella, che però mai ha nascosto le proprie simpatie e antipatie politiche. “Il papa dice di prendere posizione. Vecchi e poveri aumentano, mentre i servizi sociali non esistono più. Così mi schiero”, ha detto Farinella.
Presa di posizione, a suo modo politica, anche quella di Don Giacomo Martino, responsabile di Migrantes per la Caritas diocesana. Nei giorni scorsi ha sostenuto con diverse iniziative l’operato di Medici Senza Frontiere e criticato le leggi che hanno costretto la nave della Ong al fermo amministrativo.
Un altro sacerdote genovese che, in passato, si è sempre attivato per ricordare ai cittadini e fedeli l’importanza del voto è stato Don Valentino Porcile. Nel giugno scorso aveva “tappezzato” i social delle immagini della propria tessera elettorale.
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