Bonus Maroni: un’opportunità per i lavoratori italiani. Ecco chi potrà godere di questo beneficio nel mese di novembre alle porte
Con l’arrivo di novembre 2024, molti lavoratori in Italia si preparano a ricevere il cosiddetto “bonus Maroni”. Questo incentivo economico è stato progettato per coloro che scelgono di rinunciare temporaneamente alla pensione, offrendo un esonero contributivo significativo. La data di pagamento è fissata per venerdì 1° novembre 2024 e riguarda esclusivamente i dipendenti del settore pubblico che soddisfano determinati requisiti.
Il pagamento di novembre rappresenta l’ultima tranche del bonus Maroni prevista dalla normativa attuale. Questa iniziativa, introdotta per la prima volta tra il 2004 e il 2007 dall’allora ministro Roberto Maroni, è stata riproposta dal governo Meloni con l’obiettivo di gestire il problema delle pensioni. Nonostante i vantaggi offerti, il futuro del bonus resta incerto, poiché non è ancora chiaro se la prossima legge di bilancio per il 2025 includerà un’agevolazione simile per una larga fetta di lavoratori italiani.
Il bonus Maroni si inserisce in un contesto più ampio di riforme pensionistiche che mirano a bilanciare le esigenze dei lavoratori con la sostenibilità del sistema previdenziale italiano. In un periodo in cui il dibattito sulle pensioni è particolarmente acceso, questo bonus rappresenta una misura temporanea volta a incentivare la permanenza al lavoro, contribuendo così a ridurre la pressione sul sistema pensionistico. Tuttavia, la sua efficacia e il suo impatto a lungo termine restano oggetto di discussione tra esperti e policy maker.
Chi può beneficiare del bonus Maroni?
Per poter beneficiare del bonus Maroni, i lavoratori devono rispettare alcune condizioni essenziali. Innanzitutto, non devono essere titolari di una pensione diretta, fatta eccezione per l’assegno di invalidità, e non devono aver raggiunto l’età pensionabile prevista per accedere alla pensione di vecchiaia. Inoltre, il bonus si rivolge specificamente a coloro che scelgono di posticipare il pensionamento, non aderendo alla cosiddetta “quota 103”, che consente il pensionamento anticipato.
L’importo del bonus Maroni è determinato in base allo stipendio annuale lordo del lavoratore e si traduce in un esonero contributivo del 9,19% a carico del dipendente. Questo significa che più alto è lo stipendio, maggiore sarà il valore in euro del bonus. Tuttavia, è importante sottolineare che l’esonero si applica solo alla quota contributiva del lavoratore, mentre i datori di lavoro continuano a versare all’Inps le quote di contributi previste dalla legge, pari al 23,81% per ciascun dipendente.
Per richiedere il bonus è necessario accedere al sito dell’Inps utilizzando lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o la Cie (Carta d’Identità Elettronica). Una volta effettuato l’accesso, il percorso da seguire è “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione”, e successivamente all’interno dell’area tematica “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”. Questa procedura guidata consente di completare la richiesta per ottenere l’esonero contributivo.
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