Brambilla: “I cani guida e i cani da assistenza entrino ovunque”
“I cani guida e i cani da assistenza entrino ovunque. Non vogliamo più sentir parlare di atti discriminatori, diretti o indiretti, occorrono sanzioni più severe”, lo ha detto Michela Vittoria Brambilla
Approfondimenti
26 ottobre 2024
ROMA – “Non vogliamo più sentir parlare di atti discriminatori, diretti o indiretti, occorrono sanzioni più severe”. Lo dice Michela Vittoria Brambilla, ringraziando il governo per aver accolto con la legge di bilancio, a parte le innovazioni sull’apparato sanzionatorio, le istanze rappresentate nella pdl Ac 1485, di cui è prima firmataria, sull’ “accesso dei cani guida o di assistenza delle persone prive di vista o con disabilità ai mezzi di trasporto e ai luoghi pubblici e aperti al pubblico”.
Allo scopo il fondo per il trasporto pubblico locale è incrementato di un milione l’anno dal 2025 e vengono stanziati 400 mila euro per il registro degli animali addestrati. L’innovazione agevolerà chi ha bisogno dell’aiuto di questi speciali amici a quattro zampe.
“Le persone ipovedenti o con disabilità che hanno bisogno di un cane guida o di un cane d’assistenza- spiega Brambilla- subiscono ancora, nonostante le norme vigenti, intollerabili discriminazioni. In alcuni casi hanno difficoltà ad entrare con il loro compagno a quattro zampe nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, sui mezzi di trasporto pubblico o sui mezzi privati che svolgono servizio pubblico. Questo stato di cose è semplicemente inaccettabile. Occorre finalmente, e il governo l’ha capito, dare all’Italia una normativa nazionale generale per il settore dei cani guida e d’assistenza alle persone con disabilità, fondamentale per garantire i diritti delle persone con disabilità e il benessere dei cani che le aiutano. Oggi il campo d’applicazione dev’essere più ampio, è più corretto parlare anche di ‘ipovedenti’, di tutte le persone con determinate patologie o disabilità che hanno bisogno di un cane d’assistenza o ne traggono comunque beneficio e degli addestratori di questi veri amici dell’uomo”.
Resta aperto il problema delle sanzioni, non toccato dalla legge di bilancio. “Nei fatti- aggiunge Brambilla- si sono rivelate inefficaci, con scarso potere deterrente. Benché la legge parli chiaro, non è infrequente il caso di servizi rifiutati o di ostacoli frapposti all’accesso dei cani che accompagnano non vedenti o persone con disabilità. Si tratta di un comportamento inaccettabile dal quale i gestori dei trasporti o i titolari degli esercizi dovrebbero sempre astenersi. Non lo fanno? Propongo di raddoppiare le pene pecuniarie, passando da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 5.000 euro. Credo che ci penserà due volte chi vergognosamente si oppone all’esercizio di un diritto fondamentale”.
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