Autorevoli magistrati, avvocati ed accademici da ieri si confrontano al convegno nazionale dal titolo “LA PROVA NEL PROCESSO PENALE” in corso alla Cittadella giudiziaria di Salerno. Si prosegue anche oggi per la presentazione di un progetto di riforma sull’esame incrociato che verrà consegnato al Viceministro della Giustizia, Paolo Sisto.
La due giorni è organizzata dal LAPEC (Laboratorio Permanente Esame e Controesame) e Giusto Processo di Ettore Randazzo, che vede tra i partner, anche quest’anno, la BCC Monte Pruno. L’evento si svolge a Salerno grazie al forte impegno dell’avv. Giovanni Sofia, Segretario nazionale del LAPEC e Giusto Processo (Associazione costituita da Magistrati, Avvocati ed Accademici).
Tra i relatori, tra gli altri, figurano il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, e il Capo legislativo del Ministero della Giustizia, Antonio Mura.
“La richiesta di riforma dell’esame incrociato – ha dichiarato a margine l’avv. Sofia – si è resa necessaria stante una interpretazione del tutto inidonea da parte degli operatori del diritto, a fronte di uno dei momenti più importanti del processo penale. La circostanza più rilevante è che questa richiesta di modifica parte dal “basso”, cioè da chi quotidianamente frequenta le aule penali e si “scontra” in prassi non conformi alla cultura del processo penale accusatorio. La necessità di un confronto a più voci e più realtà è fondamentale”.
È intervenuto, durante i saluti introduttivi di stamane, in rappresentanza del Direttore Generale Michele Albanese, il Vice-Direttore Generale della BCC Monte Pruno Cono Federico, che nel sottolineare la forte valenza professionale di questa due giorni, rimarcando la vicinanza dell’istituto di credito cooperativo verso iniziative come queste del LAPEC ha, altresì, dichiarato: “Il nostro coinvolgimento in questi incontri è fondamentale per proseguire nel percorso di vicinanza alle istituzioni che contribuiscono alla crescita della comunità, grazie all’impegno ed alle presenza di illustri relatori, analizzando tematiche così significative. Le Banche, oggi, si trovano spesso coinvolte in procedimenti seri e complessi connessi ai rischi di frode digitale e ai reati per truffe anche nell’epoca dell’intelligenza artificiale ed è per questo indispensabile fare rete con i professionisti per cercare di avere il massimo della consapevolezza sui rischi e sulle potenziali minacce per i clienti e gli istituti stessi”.
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