LA SPEZIA – Mobilità sostenibile: mito o realtà? Se ne è discusso in Confartigianato al seminario su “Mobilità sostenibile: sfide e opportunità nel settore dell’auto” organizzato nella Settimana per l’Energia e la Sostenibilità.
Si è cercato di affrontare alcuni dubbi sull’effettivo impatto, ambientale ed economico, dei veicoli non a motore endotermico, aprendo nuove prospettive sul futuro delle autovetture relativamente alla vendita e alla riparazione. Il convegno è stato organizzato da Confartigianato per sensibilizzare il pubblico sui temi della sostenibilità e del futuro dell’autoriparazione, ha offerto una panoramica dettagliata sulle principali differenze tra auto endotermiche, ibride ed elettriche, approfondendo le prospettive di sviluppo in questo settore per la transizione ecologica.
I relatori, esperti del settore, hanno esaminato con precisione i vantaggi e le sfide legate ai veicoli elettrici.
Giuseppe Pace, Presidente regionale Carrozzieri di Confartigianato ha presentato un quadro generale sui cambiamenti che la categoria dovrà affrontare con il passare degli anni. La scadenza del 2035 per il passaggio definitivo all’elettrico non è concreta, gli stessi player del settore non ritengono sia possibile mantenere questo cronoprogramma: mancano le infrastrutture, un sistema di approvvigionamento energetico ed una transizione industriale che comporterà costi enormi di conversione. Un forte accento è stato posto sui corsi di formazione che si dovranno organizzare per formare gli operatori e garantire alta qualità di manodopera e alti livelli di sicurezza.
Un focus particolare è stato dedicato alle batterie delle auto elettriche, con interventi volti a sfatare falsi miti e a spiegare i processi di produzione e i concetti di autonomia, usura e consumi. Tutte nozioni espresse in modo eccellente dal professor Riccardo Genova, Docente di Veicoli Elettrici, Ibridi e Mobilità Sostenibile presso l’Università di Genova. “Non si acquista più una macchina – ha detto il prof. Genova – ma un sistema complesso che ha bisogno di un nuovo vocabolario e nuove attenzioni. Non si parlerà più di “fare il pieno”, ma avere la “massima autonomia”, che nella vita ordinaria impone dei cambiamenti sul modo di pensare la propria vettura”.
Ad arricchire il dibattito è stato l’intervento di Stefano Soliani del concessionario Oriental Car. L’azienda di Soliani è stata una delle prime a mettersi sul mercato con i motori elettrici e ibridi e ha raccontato la sua esperienza di venditore offrendo alcuni spunti di riflessione. Con un buon equipaggiamento per le ricariche, le auto elettriche possono offrire notevoli vantaggi economici, è necessario però avere delle accortezze quando si fanno dei lunghi viaggi rispetto al rifornimento. Con la giusta organizzazione, specifica Soliani, i suoi clienti sono rimasti sempre soddisfatti.
Il seminario moderato da Silvia Orlandini, Area Sindacale Confartigianato ha stimolato un vivace dibattito tra il pubblico e gli esperti presenti, che ha permesso di affrontare in maniera concreta e consapevole le sfide legate alla mobilità del futuro.
Anna Alfano, Presidente Confartigianato Energia, ha elencato i vantaggi che gli impianti fotovoltaici possono dare, soprattutto per gli imprenditori che hanno un parco macchine numeroso; Roberto Sgherri, presidente ITS La Spezia, ha sottolineato l’importanza della formazione nel settore della riparazione e sulle energie rinnovabili, mentre Alessandro Beverini, Presidente ACI La Spezia, ha presentato alcuni dati sulla produzione e l’acquisto in calo del 28% delle vetture elettriche che hanno sollecitato un dinamico confronto fra i presenti.
Presenti anche Ginevra Masciullo dell’Associazione ambientalista Blue Life e Andrea Ferrari Treccate, esperto comunicazione ambientale della Rete Weec.
In conclusione il Presidente di Confartigianato Paolo Figoli e il Direttore Giuseppe Menchelli hanno ringraziato i relatori ed i presenti evidenziando come Confartigianato, segua con attenzione il tema della transizione: abbiamo cura dell’ambiente e lavoriamo nell’interesse degli imprenditori del settore auto per tutelare il loro lavoro. La sfida per Confartigianato è quella di trovare un punto di equilibrio che coniughi il rispetto dell’ambiente e un’economicità degli investimenti nei mezzi di trasporto.
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