Il Napoli vince di corto muso contro il Lecce e vola a +5 sull’Inter che oggi riceve la Juve in un big match da brividi. Pioggia di gol dell’Atalanta sul Verona (6 a 1). Lazio-Genoa e Fiorentina-Roma il menù delle romane
Il giorno di Inter-Juventus. La domenica di Serie A ruota attorno al derby d’Italia numero 252 (210 in Serie A), big match ad alto quoziente tecnico ed emotivo. Quella di San Siro non sarà certo una sfida decisiva, ma metterà comunque in palio punti delicatissimi sia per quanto concerne la classifica che il morale dei rispettivi ambienti, chiamati a restare in scia alla capolista Napoli, “scappata” ieri grazie alla vittoria sul Lecce (1-0 firmato Di Lorenzo). Inter-Juve in primo piano insomma, ma la giornata odierna offrirà anche Fiorentina-Roma e Lazio-Genoa, con le squadre della Capitale chiamate al riscatto in campionato dopo i successi europei. In ballo ci sono punti preziosi per la zona Champions, a cui da ieri si è iscritta di diritto pure l’Atalanta di Gasperini, semplicemente inarrestabile nel 6-1 sul malcapitato Verona.
Napoli – Lecce 1-0: Conte vola a + 5 grazie a Di Lorenzo
Inter-Juve diventa ancor più delicata dopo il successo del Napoli, volato a + 5 grazie all’1-0 sul Lecce. Decisivo il gol di Di Lorenzo (73’) al termine di una partita spigolosa, nella quale gli azzurri hanno trovato un avversario decisamente meno morbido del previsto. I salentini di Gotti hanno giocato una bella gara dal punto di vista difensivo, senza però rinunciare ad alcune pericolose ripartenze, tanto che Meret ha dovuto sporcarsi i guanti in almeno un paio di occasioni. Tante anche quelle avute dal Napoli, ci mancherebbe, ma a 20’ dalla fine il risultato era ancora fermo sullo 0-0 e molti iniziavano a pensare al clamoroso scivolone. Poi però è salito in cattedra il capitano, a cui peraltro era già stato annullato un gol nel primo tempo per fuorigioco. Il numero 22 azzurro, uno dei più rivitalizzati dalla cura Conte, s’è avventato sul colpo di testa di McTominay respinto da Falcone e ha segnato la rete decisiva, regalando al tecnico un altro weekend in testa al campionato, a prescindere da come andrà la sfida di San Siro. Il Napoli chiude così il ciclo di gare “abbordabili” a punteggio pieno, seppur con più difficoltà del previsto: ora arrivano i big match (Milan, Atalanta, Inter e Roma) e capiremo di più sulla reale consistenza della squadra, ma soprattutto sulle ambizioni scudetto.
Conte: “Abbiamo dominato, ora testa al Milan e a test molto indicativo”
“Questa volta ho poco da rimproverare alla squadra – l’analisi di Conte -. Abbiamo avuto il 65% di possesso, abbiamo tirato 24 volte e collezionato 16 corner, abbiamo attaccato tanto, ma eravamo un po’ nervosi perché non riuscivamo a segnare, anche se ero convinto che prima o poi ci saremmo riusciti. Dobbiamo capire che servono maturità e pazienza per far girare la palla e creare occasioni. Guarderò Inter-Juve perché ho una grande passione per il calcio, la seguiremo sapendo che sono due squadre molto forti e ce la gusteremo. Ora testa al Milan, un impegno sicuramente importante che ci testerà contro una squadra che l’anno scorso ci ha dato 22 punti. I rossoneri han fatto un mercato importante, ci misureremo con loro, anche se noi abbiamo fatto i punti che dovevamo fare. Ora però ci confronteremo su livelli più alti, andare a San Siro non è mai una passeggiata”.
Inter – Juventus (ore 18, Dazn e Sky)
Torniamo ora al presente, ovvero a Inter-Juventus. La sfida non assegna nulla per evidenti motivi, ma arriva in un momento piuttosto delicato per entrambe. I nerazzurri, nonostante le cinque vittorie consecutive tra campionato e Champions, devono fare i conti con diversi infortuni dopo anni di “immunità”, con Inzaghi costretto a rinunciare a elementi chiave come Calhanoglu e Acerbi, oltre che a validissime alternative tipo Carlos Augusto. Il rientro di Zielinski (già subentrato a Berna) e Asllani strappa appena un pallido sorriso, visto che i due non sono certo al top della forma. Ma se l’Inter ha un problema di defezioni, quella della Juve è una vera e propria emergenza, peraltro iniziata già da diverse gare. Thiago Motta, per l’ennesima volta, dovrà fare a meno di Koopmeiners, Nico Gonzalez, Bremer e Milik, il che si riflette inevitabilmente sulla qualità complessiva della squadra. Il tecnico è alle prese con il primo momento difficile della sua gestione, come si è visto nella sconfitta di Champions contro lo Stoccarda: i bianconeri sono stati dominati in lungo e in largo e solo un grande Perin ha evitato la figuraccia. La trasferta di San Siro non arriva certo nel momento migliore, ma anche l’Inter, a prescindere dai risultati, non attraversa il suo momento migliore. La sensazione è che i nerazzurri partano favoriti, pur con la consapevolezza che in gare del genere è bene tenere gli occhi spalancati. Il derby col Milan di qualche settimana fa, del resto, è ancora vivo nella memoria, ma non è detto che Thiago prenda spunto da Fonseca, andando ad aggredire l’Inter a tutto campo. I problemi della Juve, infatti, riguardano soprattutto la fase offensiva, diventata ancor più sterile dopo gli infortuni sopraccitati.
Inzaghi: “Il campionato è aperto, c’è chi ha investito tanto per ridurre il gap”
“Tutti sappiamo l’importanza della partita, cosa comporta per la nostra società, per i nostri tifosi, per noi stessi – ha sottolineato Inzaghi -. Siamo però solamente alla nona giornata di campionato e sicuramente non sarà decisiva, ma comunque importante. Si affrontano due ottime squadre che hanno avuto praticamente lo stesso cammino, noi ci arriviamo bene, con una striscia di cinque vittorie consecutive. Purtroppo abbiamo avuto qualche problemino, che ci limiterà in queste gare che ci portano fino alla sosta. I giocatori sono pronti, cercherò di mettere in campo la miglior formazione possibile. Thiago Motta dice che siamo favoriti per lo scudetto? Sapete come la penso sulle griglie, credo ci saranno tante squadre in corsa. Molte hanno investito tanto e colmato il gap, dipenderà quindi da tante cose e tanti fattori, ma certamente sarà un campionato equilibrato. Da quando sono qui abbiamo giocato dieci volte questa gara e c’è sempre stato grandissimo equilibrio, peraltro due sono finite ai supplementari perché erano finali. Sarà una gara molto equilibrata: la Juventus ha perso la prima partita due giorni fa, è la migliore d’Europa per i gol subiti. È un’ottima squadra con un bravissimo allenatore che mi piace tanto, ha fatto grandissimi investimenti e sarà protagonista tutto l’anno”.
Thiago Motta: “Inter e Napoli sono le favorite per lo scudetto, ma daremo il 200%”
“Inter e Napoli sono oggettivamente le favorite per lo scudetto – ha puntualizzato Thiago Motta -. Giocheremo contro una squadra forte, ma noi dovremo affrontarla con grande concentrazione, coraggio e giocando bene a calcio. Ogni partita è una storia diversa, dobbiamo portare la gara dove conviene a noi perché la loro esperienza conta. Hanno vinto l’ultimo campionato, bisognerà fare la gara giusta per metterli in difficoltà, servirà essere concreti e alzare le probabilità di portarla dalla nostra parte. Lo Stoccarda è il passato, siamo convinti del nostro gioco e delle nostre idee e dobbiamo pensare solo all’Inter, cercando di dare il massimo. Non c’è da lavorare sulla testa del gruppo, la squadra sta bene: nella Juve le esigenze sono altissime, è arrivata la prima sconfitta e dobbiamo passare alla prossima gara, si fa così anche quando si vince. Non c’è tempo per festeggiare e vale lo stesso anche per recriminare quando le cose vanno peggio. La vivo molto bene perché la considero la prossima gara da affrontare, entreremo in campo al 200%. Poi si può vincere, perdere o pareggiare, ma cercando sempre di ottenere il risultato migliore lavorando con grande impegno”.
Inter – Juventus, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Di Gennaro, Bisseck, Palacios, Asllani, Darmian, Frattesi, Taremi, Arnautovic, Correa
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Buchanan, Acerbi, Calhanoglu, Carlos Augusto
Squalificati: nessuno
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Gatti, Kalulu, Cabal; Locatelli, McKennie; Conceiçao, Fagioli, Yildiz; Vlahovic
In panchina: Perin, Pinsoglio, Danilo, Savona, Rouhi, Thuram, Weah, Mbangula, Adzic
Allenatore: Thiago Motta
Indisponibili: Koopmeiners, Milik, Bremer, Nico Gonzalez, Douglas Luiz
Squalificati: Pogba (fino all’11 marzo 2025)
Fiorentina – Roma (ore 20.45, Dazn)
L’altro match-clou della domenica è quello di Firenze, dove la scoppiettante Viola di Italiano (quattro vittorie consecutive tra campionato e Conference) riceverà una Roma alle prese con diversi problemi. La sconfitta con l’Inter l’ha allontanata dalla zona nobile della classifica e un altro KO avrebbe conseguenze nefaste per tutti, a cominciare da Juric. Nella Capitale sono in molti a pensare che la sua panchina sia a rischio, tanto più che la reazione invocata nella conferenza pre-Europa League s’è vista solo in parte: da salvare, nell’1-0 sulla Dinamo Kiev, c’è soprattutto il risultato, non certo il gioco. Il tecnico, come vedremo tra poco, continua a ostentare sicurezza, ma anche lui sa bene come il tempo stringa: urgono tre punti, altrimenti lo spettro di De Rossi potrebbe materializzarsi in carne e ossa. L’avvicendamento, del resto, era stato deciso da Lina Souloukou, ma le sue “dimissioni” hanno immediatamente indebolito la figura di Juric, peraltro già malvisto dalla piazza. A completare il quadro ci hanno pensato i risultati, gli stessi che potrebbero salvargli la panchina. Non sarà affatto semplice perché la Fiorentina, dopo gli stenti iniziali, sembra aver messo la freccia sia per quanto riguarda i risultati (quattro vittorie con The New Saints, Milan, Lecce e San Gallo) che i gol segnati (14!), anche se Palladino dovrà rinunciare a Gudmundsson e fare i conti con gli acciacchi di Kean, convocato ma destinato alla panchina.
Juric: “Ci manca ancora un po’ di cattiveria, ma stiamo crescendo”
“Stiamo bene, vedo in forma ottimale sia Pellegrini che Dybala, tutto il gioco dipende dai loro gol perché sono vicini alla porta e speriamo di migliorare in tal senso – il pensiero di Juric -. In fase offensiva manca un po’ tutto, ci sono stati anche pali e occasioni sciupate. Ci serve più convinzione, ma ci stiamo lavorando, spero che tutti si sblocchino, anche Pellegrini che è stato molto sfortunato. La strada intrapresa però è quella giusta, lo abbiamo visto anche in Europa, non bisogna avere cali di tensione ed essere più cattivi davanti. Le critiche? Penso che su tante cose siamo andati oltre, ma c’è ancora qualcosa da costruire. Se ogni giocatore migliora ne beneficia la squadra, ma il mio scopo è quello di far crescere i giocatori che non sono al top. Perché non gioca Hummels? Io non guardo età e curriculum, valuto quello che vedo in allenamento e faccio le scelte. Gioca chi mi dà più sicurezze e quindi è una scelta tecnica. Anche Hermoso sta trovando poco spazio, ma Ndicka può diventare un top player. Non ci sono altre motivazioni”.
Fiorentina – Roma, le probabili formazioni
Fiorentina (4-3-2-1): De Gea; Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens; Adli, Cataldi, Bove; Colpani, Beltran; Kean
In panchina: Terracciano, Martinelli, Martinez Quarta, Moreno, Kayode, Biraghi, Parisi, Richardson, Sottil, Ikoné, Kouamé
Allenatore: Palladino
Indisponibili: Pongracic, Mandragora, Gudmundsson
Squalificati: nessuno
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, N’Dicka, Angelino; Celik, Koné, Cristante, Zalewski; Dybala, Pellegrini; Dovbyk
In panchina: Ryan, Marin, Sangaré, Hummels, Hermoso, Abdulhamid, Dahl, Le Fée, Paredes, Pisilli, Baldanzi, Soulé, Shomurodov
Allenatore: Juric
Indisponibili: Saelemaekers, El Shaarawy
Squalificati: nessuno
Lazio – Genoa (ore 15, Dazn)
A completare il quadro, oltre a Parma-Empoli (ore 12.30) e Monza-Venezia (15), sarà Lazio-Genoa, sfida tra due squadre che attraversano momenti opposti. I biancocelesti, nonostante la frenata di Torino, sono in ottima forma e lo hanno dimostrato giovedì in Olanda, andando a raccogliere la terza vittoria in altrettanti turni di Europa League. I rossoblu invece non vedono i 3 punti dallo scorso 24 agosto (0-1 a Monza) e da allora hanno raccolto solamente due punti, uno con la Roma e l’altro sabato scorso contro il Bologna. In mezzo ben cinque sconfitte (compresa quella ai rigori nel derby di Coppa Italia con la Sampdoria), una marea di infortuni (anche oggi Gilardino dovrà fare a meno di sette giocatori) e gli ormai noti problemi societari, anche se ieri si è acceso un barlume di speranza: Mario Balotelli, fortemente voluto sia dal presidente Zangrillo che dal tecnico, ha raggiunto un accordo ed è pronto a scendere in campo (condizioni fisiche permettendo) già nel prossimo turno infrasettimanale. La Lazio comunque non ha scelta se non quella di vincere e tornare a vedere la zona Champions, a patto di restare concentrata e non dare nulla per certo.
Lazio – Genoa, le probabili formazioni
Lazio (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Gila, Tavares; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dia, Zaccagni; Castellanos
In panchina: Mandas, Furlanetto, Gigot, Pellegrini, Dele-Bashiru, Vecino, Castrovilli, Tchaouna, Noslin, Pedro
Allenatore: Baroni
Indisponibili: Lazzari
Squalificati: Romagnoli
Genoa (4-4-1-1): Leali; Matturro, Vogliacco, Vasquez, Martin; Sabelli, Frendrup, Miretti, Melegoni; Thorsby; Pinamonti
In panchina: Sommariva, Stolz, Zanoli, Accornero, Masini, Kassa, Ankeye, Ahanor, Norton-Cuffy, Bohinen, Pereiro, Badelj, Ekhator, Ekuban
Allenatore: Gilardino
Indisponibili: Malinovskyi, Vitinha, Messias, De Winter, Bani, Gollini
Squalificati: nessuno
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