La Sbarro Health Research Organisation, di cui è presidente il celebre oncologo Antonio Giordano, ha premiato l’Università degli Studi di Napoli Federico II per il prestigioso traguardo degli 800 anni dall’istituzione e per la sua attività di internazionalizzazione in particolare verso gli Stati Uniti.
Il riconoscimento è stato consegnato a Washington da Giordano al rettore dell’Ateneo partenopeo Matteo Lorito in occasione del 49° Gala NIAF, National Italian American Foundation, ente che da anni promuove i legami Italia-USA e i valori della cultura italiana in America. Al simposio, che si è tenuto presso l’Omni Shoreham Hotel di Washington D.C. e rientrava nelle celebrazioni degli otto secoli della Federico II, Lorito è intervenuto evidenziando l’eredità dell’eccellenza accademica dell’antico ‘studium’ partenopeo, risalente alla sua fondazione nel 1224 per volontà dell’imperatore svevo Federico II. Il gala annuale della NIAF include anche ospiti speciali e premiati provenienti dal mondo della ricerca, dell’economia, della politica e dello spettacolo, uniti dall’impegno comune di promuovere l’eccellenza e le tradizioni della cultura italiana e italo-americana. Washington è stata la seconda tappa americana del viaggio oltreoceano della Federico II.
La prima è stata New York, in cui, nel corso della due giorni sul tema ‘800 years of culture and innovation’ ha inaugurato la sua sede al Tata Center presso la Cornell Tech, a Roosevelt Island, a Manhattan. Agli incontri hanno partecipato in tanti, tra istituzioni, comunità scientifica e imprenditoriale, non solo newyorkese, e numerosi laureati federiciani che vivono negli Stati Uniti, ed hanno presenziato agli interventi di una nutrita delegazione di docenti dell’Ateneo federiciano. Gli ex alunni hanno testimoniato che il ruolo dell’università è fondamentale collegamento con il mercato del lavoro internazionale.
Il rettore Matteo Lorito ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione degli eventi a Manhattan e a Washington e a quanti hanno preso parte ai simposi. Un particolare ringraziamento lo ha indirizzato al preside della Cornell Tech Greg Morrisett, che ha sostenuto l’iniziativa newyorkese, e alla Sbarro Health Research Organization – SHRO, l’organizzazione benefica senza scopo di lucro impegnata a finanziare l’eccellenza nella ricerca genetica di base per curare e diagnosticare il cancro, le malattie cardiovascolari, il diabete e altre malattie croniche e a promuovere la formazione di giovani medici in uno spirito di professionalità e umanesimo, nella persona di Antonio Giordano per il riconoscimento riservato alla Federico II. «Il viaggio oltreoceano è stato un successo – dice il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lorito -. Abbiamo posto le basi per collaborazioni molto promettenti con Cornell Tech e altre università americane, aprendo nuovi orizzonti nelle nostre relazioni internazionali. Questa nuova partnership arricchisce ulteriormente il già vasto network internazionale della Federico II, facilitando scambi tra ricercatori e docenti, e aprendo opportunità di collaborazione su progetti di sviluppo e di sostegno anche delle attività di grandi città come Napoli e New York». L’evento ha permesso di evidenziare l’eccellenza formativa e didattica che l’Università degli Studi di Napoli Federico II offre, confermando la qualità di una ricerca che, in diversi ambiti, si colloca all’avanguardia dell’innovazione globale.
Le testimonianze condivise durante i simposi hanno mostrato la varietà e la solidità delle competenze sviluppate dall’Ateneo, sostenute da una lunga e salda tradizione culturale, che pongono la Federico II nelle condizioni più favorevoli per affrontare le nuove sfide. E gli Stati Uniti possono rappresentare il trampolino di lancio per giovani talenti e start-up federiciane in cerca di risorse finanziarie e di un ambiente che premia il merito, offrendo le opportunità per trasformare le conoscenze prodotte alla Federico II in soluzioni pratiche per il mercato, generando valore e occupazione in un processo di crescita condivisa, alimentato dal trasferimento tecnologico e dalla sperimentazione sul campo. L’obiettivo a lungo termine dell’antica Università partenopea è duplice: da un lato, sviluppare un vivace programma formativo e culturale presso il Tata Center del Cornell Tech di New York; dall’altro, utilizzare questa presenza oltreoceano per offrire alle start-up nate nei suoi laboratori occasioni di crescita e inserimento nel mercato americano. L’iniziativa americana conferma il ruolo della Federico II come istituzione capace di combinare l’eccellenza accademica con una visione orientata al futuro, creando opportunità concrete per le nuove generazioni nel contesto globale, un modo per dare applicazione concreta all’impegno dell’Ateneo, sia in Italia che all’estero.
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