Meno bici e più auto: Corso del popolo, principale arteria della viabilità cittadina, ha visto, rispetto allo scorso anno, aumentare dell’8,5% il numero delle auto a fronte di un calo del 10% delle biciclette. I mezzi a quattro ruote, dunque, i preferiti da grande parte dei rodigini per attraversare uno dei punti nevralgici del traffico cittadino, sia per chi entra, che per chi esce dalla città.
A rendere noto l’aumento, l’ultimo report di Fiab-Amici della bici, in occasione della ricorrenza annuale della settimana europea della mobilità: scatta, infatti, da oggi la prima domenica ecologica del capoluogo e, un corso senza macchine, porta a riflettere sull’uso del veicolo privato e dei mezzi più sostenibili. I rodigini non hanno dubbi: per incentivare una mobilità diversa, chiudere al traffico il corso sarebbe improponibile e tantomeno infruttuoso, vista la conformità urbana di Rovigo.
“Dal mio punto di vista, una chiusura totale del corso sarebbe infattibile – commenta Alberto – è l’arteria principale della città. Si possono studiare mobilità e vie alternative, nel rispetto di tutti, sia dei negozianti, che degli utenti della strada”. E, in merito alle misure da adottare per un trasporto più sostenibile, sottolinea: “Sicuramente bisognerebbe fornire strade sicure a tutti e incentivi a chi usa bici o mezzi pubblici”.
Anche secondo Alessandra la risposta è nella promozione di mezzi alternativi per spostarsi: “Mi sembra improbabile una chiusura al traffico del corso, è la via principale della città, sarebbe esagerato. Personalmente mi sposto in bicicletta usando le vie ciclabili presenti. È più maneggevole e svia il problema dei parcheggi. Continuerò a utilizzare questo mezzo”.
Predilige le due ruote anche Giovanni: “Se si chiudesse Corso del popolo, bisognerebbe cambiare completamente la viabilità perché è l’unica strada che permette di passare direttamente da una parte all’altra della città. Chiudere soltanto non aiuterebbe”. Continua: “Personalmente mi sposto in bici e a piedi.
Maurizia, invece, evidenzia che: “Sicuramente occorrerebbe una maggior sensibilità per le politiche verdi: ridurre il traffico e incentivare di più l’uso della bici. Bisogna trovare il giusto equilibrio tra le esigenze della città, delle realtà commerciali con quelle di famiglie e cittadini”. Conclude, commentando: “Personalmente mi muovo a piedi e in bicicletta, cercando di usare la macchina il meno possibile”.
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