Appunti di storia / Quando Rosolino e Fioravanti si ritrovarono rivali in Coppa del Mondo a Imperia #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Cosa hanno fatto: la nostra rubrica continua. Quando andavamo a Imperia, per la Coppa del Mondo in vasca corta. Anni 2000-2001, periodi di un altro tandem di campioni olimpici, Domenico Fioravanti e Massimiliano Rosolino, che dopo i trionfi di Sydney cercavano, ripartivano in cerca di nuove dimensioni tecniche e motivazioni. La rassegna era un appuntamento autunnale sentito anche da noi, ora World Aquatics va in Oriente dove c’è più disponibilità economica ad ospitare il grande nuoto. Questo che vi proponiamo sotto è un curioso incrocio tra Fiore e Massi, due campioni diversi, che in vasca corta accesero l’entusiasmo così. Un servizio di Coppa del Mondo del 2001 con tanto di risultati che ricordano la generazione azzurra del pre-Pellegrini.

Dalla Gazzetta del 2001 / E rivalità sia: vera, in acqua. Fioravanti batte Rosolino: non a parole, dove spesso perde in passerella dal compagno. Fioravanti conquista i misti di Rosolino in coppa del Mondo, vasca corta. Fioravanti scopre l’ebrezza di una specialità nella quale aveva imparato a scoprire che il nuoto è fatto per lui, il nuoto ha bisogno della sua classe. E annuncia con gusto: «Punto a qualificarmi ai Mondiali nei 200 misti». Chi è il campione olimpico dei 200 misti? Rosolino. Che incassa: «M’ha battuto nei 100, ma nei 200 in vasca lunga, quelli veri, il re sono io». E rivalità sia: in tv, mercoledì al Costanzo Show. Il dibattito nel nuoto si alimenta da sé, coinvolgente: chi è davvero il nuotatore italiano numero 1? Ai fenomeni che non saranno mai gemelli basta una gara, veloce e completa: 4 vasche senza pensarci. Rosolino ci sta: «Non c’è cattiveria in questa sfida». Fiore pure: «E’ una leggenda la rivalità, però comincio a crederci anch’io visto come sta andando». Una settimana inoperosa (per l’influenza), al culmine della quale il ranista si beve i 50 con un progressione delle sue (e il 10° tempo dell’anno, 27″45) al cospetto del russo Maliarov. Per poi presentarsi allo scontro diretto con Massi: controllato a delfino, disteso a dorso (25″77), esemplare a rana, poderoso a crawl, in quell’ultimo 25 nel quale tutti aspettano il recupero del napoletano e invece si compie il successo di Fiore. La platea esplode per il suo 54″81, Rosolino è solo sesto (55″75, 26″25 a metà), onorevolissimo secondo è Davide Cassol, al quale il bi-olimpionico della rana sfila il record italiano di 55″10, il tempo del bronzo europeo a Valencia prima di Natale («ho pagato nella frazione a stile libero, sono qui per imparare»). E i tedeschi? Si sono accomodati dietro perfino al cinese Zhang Xiao, che Domenico ha superato di 16 centesimi dal terzo posto della graduatoria mondiale stagionale. Poi attacca: «Non era nei progetti questo tipo di vittoria, insperato davvero, ero debilitato però non aver nuotato m’ha fatto bene. E’ andata, ma finora abbiamo solo giocato. M’attendono due mesi duri di lavoro di base, in cui mi dedicherò ai misti per evitare che si “rompa” qualcosa a rana. Sì, ho voglia di misurarmi nella gara del campione olimpico, qualcosa di stimolante. Tra me e Rosolino quello che conta in acqua è toccare per primo la piastra, fuori invece continuiamo a riderci su».

Domenico Fioravanti, nato nel 1977, primo oro olimpico azzurro

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Rosolino, meno slanciato e sabato a fianco del ministro Veronesi ospite di Check-up su Rai1, dovrebbe sbalordire negli 800 sl: anche lui cerca nuove dimensioni. Non solo il duellissimo. Il primato italiano di Federica Biscia nei 200 misti riporta a Malmoe ’86, quando l’Italia delle donne si poggiava anche sulla delfinista Ilaria Tocchini che mise un chiodo al 2’14″21. Questo limite è stato spazzato dalla cuneese che ha trovato il feeling giusto in questa vasca al punto da migliorarsi di 1″79 e di portare a 2’12″47 (28″58-1’02″20-1’41″14) con un delfino meno sparato e una rana d’antico ardore il nuovo limite nazionale: Fede sarà seconda all’australiana Munz, forsennata nel recupero finale. Un anno dopo la Tocchini, fu Tanya Vannini a inchiodare il primato dei 200 stile libero (vinti dalla stakanovista Moravcova) sotto i 2 minuti, e nessun’altra azzurra in vasca piccola era più riuscita a emularla: ieri la velocista Cristina Chiuso, una che di longevità e di esperienza ne abbonda, l’ha presa a braccetto oscurando due volte il 2’01″76 degli ultimi tricolori di Desenzano. E per 9 centesimi, la capitana non ha rimesso in discussione il suo record dei 50 sl (vinti dalla Sjoberg in 24″81, 5° tempo mondiale già realizzato dalla solita slovacca, ieri 2a). L’altro primato è di Eroli nei 200 farfalla: nonostante un arrivo lungo e un po’ di virate così così, il romano-romanista s’è rimesso davanti a Oriana abbattendo il muro dell’1’57 (56″04 ai 100 per un 1’56″93, aveva 1’57″45). Ora potrà dedicarsi completamente a questa specialità per dimenticare gli amari Giochi. All’altro romano Fabio Farabegoli, un po’ pesante in acqua e senza cambio di ritmo, non è bastata la rinuncia del canadese Knabe per infiocchettare col successo in casa la leadership di Coppa nei 200 rana: il russo Komornikov gliel’ha negato anche se ha fatto un passo decisivo per il trionfo finale (gli basterà un podio tra Sheffield e Berlino). Farabegoli ha nella testa solo e solo un tempo: il 2’08″76. A chi appartiene? A Fioravanti… (Stefano Arcobelli)

RISULTATI / Vasca Cascione (25 m). Finali (1a g.). Uomini, 100 sl: 1. Lezak (Usa) 47″78; 2. Pimankov (Rus) 48″10; 3. Kapralov (Rus) 49″01; 4. Meolans (Arg) 49″08; 6. LANZARINI 49″42; 7. BECCARI 49″54; 11. VISMARA 50″54.

400 sl: 1. Filipets (Rus) 3’46″64; 2. ERCOLI 3’49″20; 3. PELLICIARI 3’50″77; 4. Chen Zuo (Cin) 3’51″03; 5. VILLA 3’53″92 (Boggiatto 3’52″61 rinuncia alla finale).

100 dorso: 1. Kozulj (Cro) 52″91; 2. Maskovic (Cro) 53″12; 3. Alechine (Rus) 53″25; 4. Romero (Bra) 54″52; 6.
CATALANO 55″49; 8. PIZZIRANI 56″41 (batt. 56″06).

50 rana: 1. FIORAVANTI 27″45; 2. Maliarov (Rus) 27″86; 3. CASSOL 27″92; 4. Knabe (Can) 28″06; 5. VINCENZETTI 28″20; 6. CORTESI 28″26; 7. FARABEGOLI 28″42. 200 rana: 1. Komornikov (Rus) 2’08″27; 2. FARABEGOLI 2’10″00; 3. Edmond (Gbr) 2’11″22; 4. ANGIOLLIERI 2’12″12; 5. VINCENZETTI 2’13″43.

50 farfalla: 1. Foster (Gbr) 23″43; 2. Pankratov (Rus) 24″11; 3. Poliakov (Rus) 24″21; 4. Mintenko (Can) 24″26; 6. LUCIA 24″50; 7. URGIAS 24″81. 200 farfalla: 1. Poliakov (Rus) 1’55″43; 2. EROLI 1’56″93 (record italiano, prec. 1’57″39 Oriana del 21-12-2000 Desenzano); 3. Gabrilo (Svi) 1’59″55; 4. Palma (Isr) 2’01″80; 6. CERRONI 2’05″85.

100 misti: 1. FIORAVANTI 54″81 (rec. italiano, prec. 55″10 del 17-12-2000 a Valencia); 2. CASSOL 55″20; 3. Zhang Xiao (Cin) 55″30; 4. Letzin (Ger) 55″33; 5. Keller (Ger) 55″37; 6. ROSOLINO 55″75; 7. leith (Gbr) 56″49;
8. CIANCARINI 56″83. 400 misti: 1. Kovriguine (Rus) 4’10″54; 2. BOGGIATTO 4’10″98; 3. Letzin (Ger) 4’15″18; 4. SIRIGU 4’20″48; 5. GALLINA 4’22″39; 6. BELLINO 4’23″68.

Donne, 50 sl: 1. Sjoberg (Sve) 24″81; 2. Moravcova (Slk) 25″48; 3. CHIUSO 25″57; 4. MANCIN 25″87; 5. Carlzon (Sve) 25″91; 6. VIANINI 25″92. 200 sl: 1. Moravcova (Slk) 1’57″80; 2. Graham (Aus) 1’57″93; 3. Munz (Aus) 1’58″84; 4. Chemezova (Rus) 1’59″47; 5. CHIUSO 1’59″55 (rec. ital. eguagliato, Vannini Bonn 7-2’87); 6. VIANINI 1’59″86; 7. STRIANI 2’00″17; 8. RICCIARDI 2’00″21. 800 sl: 1. Strasser (Svi) 8’28″86; 2. Bennett (Usa) 8’32″08; 3. RICCIARDI 8’33″77; 4. Oufimtseva (Rus) 8’36″46; 6. PASQUALI 8’39″26.

50 dorso: 1. Moravcova (Slk) 28″66; 2. Gostamelski (Isr) 29″20; 3. Gammel (Can) 29″32; 4. TAVERNINI 29″49. 200 dorso: 1. Stoney (Aus) 2’11″44; 2. Coull (Gbr) 2’11″70; 3. Reilly
(Aus) 2’12″90; 4. BARSANTI 2’13″19; 5. IOPPI 2’14″14; 6. TAVERNINI
2’15″24.

100 rana: 1. Hanson (Aus) 1’07″17; 2. Igelstroem (Sve) 1’07″53; 3. Czaplicki (Svi) 1’09″78; 4. Balfour (Gbr) 1’10″33; 5. FARINA 1’10″88.

100 farfalla: 1. Sjoberg (Sve) 58″52; 2. Moravcova (Slk) 1’00″26; 3. Mcmahon (Aus) 1’01″25; 4. Campbell (Usa) 1’01″28.

200 misti: 1. Munz (Aus) 2’12″17; 2. BISCIA 2’12″47 (rec. italiano, prec. 2’14″21 Tocchini del 14-12-’86 a Malmoe); 3. Verevka (Rus) 2’13″15; 4. McMahon (Aus) 2’13″47; 5. Reilly (Aus) 2’13″80.