La Jaguar di Madonna. Per esempio la Jaguar Mark X del 1967, spinta da un 6 cilindri in linea da 4,2 litri e 260 CV, esposta alla H&H Classics Imperial War Museum sale sembra non abbia trovato un nuovo proprietario. E dire che si trattava di un’auto protagonista sui social media, grazie a una proprietaria d’eccezione, la regina del pop, Madonna. Acquistata in realtà per il figlio Rocco Ritchie e utilizzata esclusivamente a Londra, pare abbia beneficiato di interni rinnovati e – cosa che scandalizzerà i puristi – dell’installazione di una telecamera posteriore per facilitare il parcheggio.
La 205 GTI di Mr.Bean. Sorte diversa per una Peugeot 205 GTI del 1989, una delle piccole sportive simbolo degli anni 80: già normalmente in forte ascesa nelle quotazioni, quest’esemplare, grazie al fatto di essere brevemente stata posseduta da Rowan Atkinson, più noto come Mr.Bean, è riuscita a raggiungere l’equivalente di 25.000 euro, una cifra alta per gli standard inglesi. Soprattutto visto che si tratta della meno ambita 1.6, anche se nella versione da 115 CV: interessante però il fatto che il comico inglese ci abbia percorso meno di 1.000 km, ma ci abbia investito oltre 4.000 euro di manutenzione.
Protagonista al cinema è invece la Porsche 928 del 1979 utilizzata nel film “Risky Business” del 1983 che lanciò tra le star di Hollywood un giovane Tom Cruise. Più corretto dire conducente, piuttosto che proprietario, ma l’auto era un’assoluta protagonista ed è, a suo modo, iconica. Spinta da un V8 di 4.474 cm3 da 241 CV, è stata l’unica sportiva a vincere il titolo di Auto dell’anno nel 1978, anche se non riuscì mai a scalzare la 911 e, nel caso di questo esemplare, nemmeno convincere i collezionisti. È infatti rimasta invenduta, anche perché la stima di 1 milione e 800.000 dollari era assolutamente irreale.
La Stella di Stirling Moss. Prezzo stracciato invece per una Mercedes 500 SL: solo 11.250 sterline (l’equivalente di 13.500 euro) venduta da H&H Classics la scorsa estate. E dire che un binomio leggendario come Mercedes-Stirling Moss avrebbe dovuto quantomeno scaldare gli animi: la grigia spider del 1992 è infatti stata di proprietà del leggendario campione che l’ha tenuta per 4 anni, andandola a ritirare personalmente a Brema. L’auto è stata consegnata con una lettera autografata da Sir Stirling Moss in persona, a testimonianza dell’autenticità.
La Escort Cosworth rimpianta da Jeremy Clarkson. Per finire, un mito dei rally anni 90, ovvero una Ford Escort Cosworth del 1992. Non una qualsiasi però, bensì uno dei soli tre esemplari di pre-produzione, sprovvisti di catalizzatore ed utilizzata – in prestito – da Jeremy Clarkson per circa un anno prima di essere offerta in premio per un concorso. Sembra che il famoso giornalista inglese abbia spesso dichiarato di essersi pentito di non averla tenuta e che si era talmente affezionato da averle dato un nome: Gary. Tutte queste caratteristiche speciali però non hanno fatto breccia: il prezzo finale, circa 80.000 euro, è abbastanza in linea con il mercato britannico.
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