Dopo il successo ottenuto negli scorsi anni, il bonus mobili è stato prorogato anche per il 2025. L’incentivo rimane al 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati alla prima casa, mentre per la seconda casa lo sconto fiscale si riduce al 36%.
Ad oggi pare che sia solo questa la novità che interesserà il bonus mobili mentre i requisiti e le altre caratteristiche di questa forma di agevolazione resteranno gi stessi (salvo eventuali modifiche dell’ultimo minuto).
Quali beni si possono acquistare con il bonus mobili
Come anticipato, si può ancora approfittare del bonus mobili per l’acquisto di un piano cottura o di altri elettrodomestici e mobili anche nel 2025.
Infatti, tale agevolazione è valida per beni come ad esempio letti, tavoli, scrivanie, materassi, poltrone e altri elementi d’arredo.
Ancora, è possibile acquistare anche elettrodomestici, come ad esempio il congelatore, frigorifero e lavastoviglie, ma anche forno o lavasciuga, della classe energetica indicata nelle regole del bonus, in diversi casi non inferiore ad A.
Chi può ottenere il bonus?
Possono beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici solo coloro che, a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente alla richiesta, abbiano eseguito almeno un intervento di ristrutturazione edilizia su un immobile.
L’agevolazione, pertanto, può essere richiesta esclusivamente dal contribuente che abbia iniziato determinati interventi di recupero edilizio o ristrutturazione. Tra questi rientra:
- La manutenzione ordinaria: ovvero la sostituzione di infissi esterni, installazione di scale di sicurezza o di ascensore;
- La ristrutturazione edilizia: la realizzazione di una mansarda o di un balcone, la trasformazione della soffitta in mansarda oppure del balcone in veranda, la modifica della facciata, l’apertura di nuove porte e finestre ecc.;
- Restauro e risanamento conservativo: ripristino dell’aspetto storico e architettonico di un edificio.
Sono altresì legittimati a chiedere tale bonus anche chi utilizza la cessione del credito o lo sconto in fattura. In pratica, in caso di coppie sposate, se uno dei coniugi sostiene le spese per la ristrutturazione e richiede la detrazione, sarà lo stesso coniuge ad avere diritto di accedere al bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
L’incentivo può essere richiesto più volte, qualora il contribuente voglia effettuare lavori di ristrutturazione su più immobili, poiché il tetto massimo di spesa si applica per singola unità immobiliare.
Come richiedere il bonus
Per accedere al bonus mobili ed elettrodomestici, è necessario inserire le spese da detrarre nella dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730 o il modello Redditi persone fisiche.
L’agevolazione è valida anche se i beni sono stati acquistati tramite un finanziamento a rate, a condizione che siano rispettate precise modalità di pagamento indicate dalla legge. Inoltre, il richiedente ha l’obbligo di conservare una copia della ricevuta del pagamento effettuato dalla società finanziaria, per poter dimostrare il corretto adempimento dei requisiti fiscali.
L’importo detraibile
Attualmente, la legge prevede che la detrazione del bonus mobili si può applicare su un importo massimo di 5.000 euro per il 2024, il che significa che chi desidera sfruttare al meglio l’agevolazione dovrebbe effettuare le spese necessarie entro la fine di dicembre di quest’anno.
Per il 2025, probabilmente non ci saranno riduzioni del tetto di spesa massima detraibile. Tuttavia, per avere conferme ufficiali su questo aspetto sarà necessario attendere l’approvazione definitiva della manovra entro il 31 dicembre.
Non danno diritto al bonus mobili
Infine, è bene sapere che non tutti i tipi di lavoro danno accesso al bonus mobili.
Più precisamente, non sono compatibili con il bonus in esame i lavori di manutenzione ordinaria dei singoli appartamenti, come ad esempio la tinteggiatura di pareti e soffitti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui