“Roma non può essere considerata come una città come le altre e va aiutata a crescere e svilupparsi come la sua storia, la sua cultura e il suo posto nel mondo, meritano”. I consiglieri capitolini del Pd Yuri Trombetti, presidente della commissione Patrimonio, e Giovanni Zannola, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, hanno firmato una mozione già presentata in Assemblea capitolina. Con loro tutta la maggioranza dem in Campidoglio insorge contro il taglio del governo Meloni al fondo di 425 milioni di euro necessario a finanziare le tratte T2 e T1 della metro C.
“Siamo vicini e sosterremo tutti gli sforzi del sindaco Gualtieri e della sua Giunta per scongiurare il possibile taglio dei finanziamenti” proseguono i consiglieri. Taglio che potrebbe comportare che “le talpe per la costruzione della galleria vengano calate da Piazza Bainsizza e non più dalla stazione Farnesina. Tutto ciò non soltanto aumenterebbe i costi della tratta T2, ma comporterebbe la realizzazione di un cantiere nel pieno centro della città, a Prati, con gravissimi disagi per più di un decennio”.
Lo stesso Gualtieri nelle scorse ore si è rivolto a palazzo Chigi. “Rivolgo un appello fortissimo al Governo per correggere al più presto questo errore e salvare questa infrastruttura strategica per il trasporto pubblico della Capitale come la metro C. Il taglio dei finanziamenti per la tratta Clodio-Auditorium-Farnesina è un grave errore che priverebbe un intero quadrante della città di un’infrastruttura di trasporto strategica e renderebbe più complessa e costosa anche la tratta Venezia-Clodio, costringendo a realizzare il cantiere principale del capolinea a Prati”.
Cosa è successo
A fine marzo dl 2024, la Giunta capitolina aveva approvato una delibera per sottoscrivere uno schema di convenzione con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti che prevedeva finanziamento da 3,95 miliardi di euro per completare la terza linea metro di Roma. Con il taglio di 425 milioni rischia, invece, di non poter essere realizzato il tratto T1, da Farnesina a piazzale Clodio. Un lavoro che prevede un investimento complessivo di 890 milioni di euro. Il progetto prevede un tracciato di 2,9 chilometri e la realizzazione delle stazioni Farnesina e Auditorium e le relative gallerie di linea fino alla stazione Clodio/Mazzini, limite della tratta T2.
A sostenere la richiesta del sindaco molti esponenti del Pd e anche di Azione. “Il taglio al finanziamento della metro C è un altro colpo della destra contro Roma. Inaccettabile come il taglio ai fondi per la chiusura dell’anello ferroviario”, scrive Nicola Zingaretti, capodelegazione eurodeputati Pd. “Il taglio dei fondi per la ‘Metro C’ operato dal governo Meloni è assurdo e incomprensibile e giunge alla vigilia del Giubileo, nel pieno dell’impegno che l’amministrazione comunale sta producendo per far crescere Roma con nuove e più efficienti infrastrutture di traporto”, sostiene il deputato del Pd, Roberto Morassut.
“Il Governo tradisce Roma Capitale con il taglio di oltre 400 milioni per la metro C nella tratta Clodio-Farnesina, penalizzando un intero quadrante della città. Roma storicamente riceve un finanziamento per il trasporto pubblico inferiore rispetto ad altre grandi città, e la metro C è un’opera strategica per modernizzare la Capitale. Bene ha fatto il sindaco Gualtieri a lanciare un appello alla presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia affinché si riveda una scelta che penalizza la Capitale”, affermano anche Alessio D’Amato, consigliere regionale di Azione, e Flavia De Gregorio, consigliera di Azione in Assemblea Capitolina.
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