LECCE – Accusato di violenza sessuale su una paziente, è stato riconosciuto colpevole e condannato a una pena pari a sei anni di reclusione. Il noto chirurgo Gianfranco De Lorenzis, nato a Lecce 71 anni fa, avrebbe approfittato del suo ruolo per abusare di una donna, originaria di un paese del Brindisino, durante una visita condotta nel suo studio di chirurgia estetica e ricostruttiva, situato nel capoluogo salentino. L’episodio contestato al professionista sarebbe avvenuto nel novembre 2021. Nel luglio scorso la Cassazione aveva confermato una condanna a 14 anni di reclusione a suo carico, per condotte analoghe, continuate nel tempo e su più donne.
Quest’ultima sentenza di primo grado – e, dunque, non definitiva – risale alla giornata di ieri, mercoledì 6 novembre 2024. Il dispositivo è stato letto in un’aula del tribunale di Lecce dal presidente del collegio giudicante, Fabrizio Malagnino. De Lorenzis ha uno studio a Parma, città in cui è residente. È stato difeso dall’avvocato Fiorino Ruggio. La parte offesa è stata invece assistita dall’avvocato Francesco Cascione. Per la pm Simona Rizzo, le condotte tenute dal chirurgo nel suo studio in quella occasione configurerebbero una violenza sessuale, a carico della paziente. L’uomo avrebbe abusato del suo ruolo, anche. Il tribunale ha inoltre condannato De Lorenzis a risarcire la vittima (l’entità sarà valutata in separata sede). L’uomo è stato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.
Come accennato, anche in passato condotte analoghe sono state contestate al chirurgo. Nel 2022 il tribunale di Parma aveva condannato Gianfranco De Lorenzis per violenza sessuale continuata e aggravata su numerose pazienti, che si erano affidate alle sue cure. Alcuni fatti sono stati dichiarati prescritti. Le contestazioni risalivano a un’epoca che andava dal 2007 al 2016, quando il chirurgo aveva prestato servizio in una clinica nella città ducale. Poi, nel luglio 2024, la Cassazione aveva scritto la parola “fine” su quella vicenda processuale, dichiarando inammissibile il ricorso contro la sentenza di condanna a 14 anni di reclusione. Il chirurgo era stato protagonista di un video andato in onda durante la trasmissione “Le Iene”, video poi acquisito agli atti di quel primo processo. Adesso è arrivata un’altra condanna.
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