Nella cornice del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si è svolta la cerimonia di premiazione dell’Intellectual Property Award 2023, un’iniziativa che celebra l’eccellenza della ricerca e l’innovazione italiana.
Organizzato in collaborazione con NETVAL e Invitalia, il concorso è rivolto alle Università italiane, agli Enti pubblici di ricerca e agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico titolari di brevetti, con l’obiettivo di incentivare la creatività degli inventori e valorizzare le tecnologie emergenti.
Tra i vincitori dell’edizione 2023 si distinguono Manuela Galati, originaria di Frazzanò, Elena Bassoli, Luca Iuliano e Andrea Gatto, autori del brevetto “Procedimento di fabbricazione additiva e prodotto ottenibile tramite il procedimento”, premiato nella sezione “Future from the Space” con il riconoscimento riservato all’imprenditoria femminile. I ricercatori, provenienti dal Politecnico di Torino e dall’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno sviluppato una tecnologia innovativa che introduce nuove possibilità nel campo della fabbricazione additiva.
*Un brevetto innovativo per un futuro sostenibile*
Il brevetto, premiato per la sua capacità di rispondere alle esigenze della progettazione di componenti, permette la realizzazione di oggetti con parti interne non completamente densificate. Questo approccio consente un controllo preciso delle proprietà del materiale in aree specifiche, facilitando la creazione di componenti più sicuri e manutenibili. Con l’aumento della complessità delle richieste di mercato, la tecnologia si rivela particolarmente promettente per offrire soluzioni avanzate, garantendo un elevato livello di affidabilità e sicurezza alle strutture in cui viene applicata.
*Un premio economico per lo sviluppo del brevetto*
Oltre al prestigio del riconoscimento, il premio include un contributo di 10.000 euro, destinato a sostenere lo sviluppo del brevetto e a facilitare l’eventuale trasferimento tecnologico. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività di promozione del Ministero delle Imprese e della UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), finalizzate alla valorizzazione economica dei titoli di proprietà industriale, tramite la piattaforma Knowledge Share.
*Un riconoscimento che punta all’inclusione*
Il premio dedicato all’imprenditoria femminile solleva, tuttavia, una riflessione sul futuro dell’uguaglianza nel settore della ricerca e dell’innovazione. «L’auspicio è che, un giorno, l’ambiente professionale diventi così inclusivo da non richiedere più premi specificamente dedicati alle donne, e che tutti possano competere su un piano di parità», affermano i ricercatori. Storie come quella di Manuela Galati – partita da un piccolo paese siciliano e arrivata a innovare nel settore della fabbricazione additiva – dimostrano che con passione e determinazione si può fare tanta strada.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo per promuovere la visibilità e il valore delle innovatrici italiane.
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