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Il 25 settembre 2024 la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sulla scuola (154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti), diventando così legge.
Rientra il voto in condotta, con un peso specifico sulla promozione o bocciatura dello studente, mentre vengono introdotte maxi multe contro chi aggredisce il personale docente. Prevista anche la cittadinanza attiva e alcune disposizioni in materia di didattica differenziata.
La Riforma della scuola del ddl Valditara partirà già dall’anno scolastico 2024/2025. All’interno di questa guida, con l’aiuto del testo della legge, scopriamo quali sono le principali novità del disegno di legge appena approvato.
Ddl Valditara: voto in condotta e bocciatura automatica
Una delle nuove norme introdotte dal ddl Valditara (e anche una delle più dibattute) è quella del voto in condotta, il cui peso diventa così specifico da poter influenzare radicalmente le sorti del percorso scolastico di uno studente.
In base a quanto previsto dal testo infatti, il voto in condotta tornerà a essere importante ai fini della promozione. Nelle scuole medie e superiori se lo studente presenterà un voto in condotta inferiore al 6, sarà automaticamente bocciato: niente esame di Stato, niente passaggio alla classe successiva. Invece nella scuola elementare il voto in condotta continuerà a essere deciso attraverso valutazioni sintetiche, come ottimo, distinto o sufficiente.
Piccolo dettaglio però per chi frequenta le scuole superiori: se il voto in condotta sarà 6, lo studente riceverà un debito formativo che dovrà recuperare prima di passare alla classe successiva o sostenere l’esame di Stato. Il debito consiste in un elaborato di educazione civica, da cui dipenderà la promozione o la bocciatura definitiva.
Altresì, il voto in condotta sarà necessario per ottenere il massimo dei crediti scolastici, ma deve essere pari o superiore a 9. In virtù di ciò, il Governo ha tempo 180 giorni per produrre la revisione completa della disciplina sulla valutazione del comportamento degli studenti delle scuole medie e superiori, inserendo proprio il peso specifico del voto in condotta nella valutazione complessiva – soprattutto nei casi di violenza e aggressione.
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Ddl Valditara contro le aggressioni ai prof
L’approvazione in legge del ddl Valditara introduce nuove sanzioni nel caso di aggressioni. In particolare, in presenza di sentenza di aggressione contro un dirigente scolastico o un membro dell’istituto scolastico (personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario), bisognerà pagare una multa tra 500 e 10mila, in favore dell’istituto scolastico di appartenenza della persona offesa.
Ddl Valditara e la cittadinanza attiva
Se i comportamenti dello studente non sono ritenuti idonei, non solo scatta la sospensione, ma viene previsto anche un percorso di cittadinanza attiva. Tutto dipenderà dai giorni di allontanamento previsti: ad esempio, per 2 giorni di sospensione lo studente potrebbe essere coinvolto in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti; in caso di più giorni, lo studente svolgerà attività di cittadinanza attiva presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche.
Ddl Valditara e la didattica differenziata
La Riforma della Scuola prevista dal ddl Valditara introduce disposizioni riguardo al metodo didattico differenziato:
- aggiornare le norme che garantiscono alle scuole dell’infanzia e delle elementari di essere gestite dall’Opera nazionale Montessori, e di continuare a operare con il metodo Montessori;
- consentire l’attivazione permanente di classi di scuola secondaria di primo grado (ex scuola media) con metodo Montessori a partire dall’anno scolastico 2025-2026, in base a determinate condizioni;
- demandare a un Decreto del Ministro dell’istruzione e del merito la definizione di norme dettagliate in materia di istruzione e funzionamento delle sezioni e delle classi a metodo Montessori.
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