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Negli ultimi anni, il mercato auto in Italia ha subito un forte cambiamento, caratterizzato da un aumento esponenziale dei prezzi delle vetture nuove, che sono saliti del 38% in soli quattro anni. Nel 2023, il costo medio per un’auto nuova ha toccato quasi 29.000 euro, rendendo sempre più difficile per il ceto medio accedere a queste vetture. Questo aumento dei prezzi è superiore all’incremento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (+16,2%) nello stesso periodo, e il potere d’acquisto delle famiglie ha subito un calo, con le retribuzioni lorde che sono cresciute solo del 16% negli ultimi dieci anni, ben al di sotto della media europea del 30,8%.
Mercato dell’usato in crescita
Di fronte all’impossibilità di permettersi un’auto nuova, sempre più italiani si rivolgono al mercato dell’usato. Nel 2023, i trasferimenti di proprietà delle auto sono aumentati dell’8,6% rispetto all’anno precedente, con oltre 5 milioni di passaggi di proprietà, confermando questo trend anche nel 2024. Al contrario, le immatricolazioni di auto nuove hanno subito una flessione del 10,75% a settembre rispetto all’anno precedente, segnalando una stagnazione nel mercato del nuovo, soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche, dove le vetture già immatricolate rappresentano una quota molto limitata.
Ostacoli all’acquisto di auto elettriche
Nonostante la crescente consapevolezza ambientale, gli italiani continuano a essere scoraggiati dall’acquisto di veicoli elettrici a causa di diversi fattori, come l’autonomia limitata, la durata delle batterie, e i lunghi tempi di ricarica. Secondo un’indagine condotta dalla società di consulenza Arthur D. Little, l’80% degli italiani ritiene che i veicoli elettrici dovrebbero avere un’autonomia di circa 600 km, per essere competitivi rispetto ai motori a combustione. La mancanza di infrastrutture di ricarica adeguate e gli attuali costi elevati rappresentano ulteriori barriere, nonostante l’interesse per la sostenibilità sia in costante aumento.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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