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Tramonta l’era dei bonus edilizi: la nuova strategia si concentra su incentivi mirati per sostenere l’efficienza energetica attraverso il mercato. Approvato l’aggiornamento del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine.
Aggiornamento del Piano Strutturale di Bilancio
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 27 settembre 2024, ha approvato l’aggiornamento del Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, il quale sarà discusso in Parlamento il prossimo 8 ottobre. Tale aggiornamento rappresenta un tassello fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi europei al 2030, orientati alla riduzione dei consumi energetici, sia per il parco immobiliare residenziale, sia per gli edifici pubblici. Attraverso le misure previste, l’Italia punta a rafforzare il proprio impegno nella transizione energetica, mobilitando investimenti privati e migliorando l’efficienza energetica degli edifici.
Obiettivi per la Pubblica Amministrazione
La Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica impone alla Pubblica Amministrazione una riduzione dei consumi energetici dell’1,9% annuo rispetto ai livelli del 2021. In questo contesto, l’efficientamento degli edifici pubblici è una componente cruciale della strategia nazionale. Secondo le stime, la superficie complessiva da riqualificare è di circa 200 milioni di metri quadrati, con una riqualificazione annuale compresa tra i 5,4 e i 6 milioni di metri quadrati.
Per raggiungere questi obiettivi, il Governo italiano si impegna, nel rispetto dei vincoli di sostenibilità fiscale, a promuovere un quadro di misure pluriennali finalizzate a ridurre il consumo di energia da parte della Pubblica Amministrazione. Gli interventi previsti comporteranno un risparmio stimato di circa 72 ktep (chiloton di petrolio equivalente) annui, contribuendo in modo significativo alla riduzione dei costi energetici e delle emissioni di CO₂.
I nuovi incentivi dal mercato per l’efficientamento del settore residenziale
La Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici, nota come “Case Green“, stabilisce un obiettivo vincolante per il risparmio energetico nel settore residenziale: entro il 2030, l’Italia dovrà ridurre i consumi di energia primaria del 16% rispetto ai livelli del 2020, con un focus particolare sul 43% degli edifici con prestazioni peggiori. Questo obiettivo appare particolarmente ambizioso per un Paese in cui il 70% del parco edilizio è composto da abitazioni a bassa efficienza energetica e il 60% degli edifici è stato costruito prima della legge 373/1976 sul risparmio energetico.
Per affrontare questa sfida, il nuovo Piano di Bilancio prevede una serie di misure innovative per sostenere la transizione energetica del settore residenziale, riducendo al contempo il peso delle detrazioni fiscali sulla finanza pubblica e incentivando il mercato privato. Le misure chiave comprendono:
- Certificati bianchi per il settore residenziale: Verrà creato un mercato per i certificati bianchi specifico per il settore civile residenziale, con l’obiettivo di incentivare interventi di efficienza energetica particolarmente efficaci. Questa misura riduce l’affidamento sugli incentivi fiscali, orientando l’attenzione verso investimenti privati.
- Accesso al sistema informativo sugli APE: L’archivio del Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (APE) sarà reso pubblico e integrato con il catasto edilizio, in modo da favorire la trasparenza e la consapevolezza dei cittadini riguardo alle prestazioni energetiche degli edifici. Questa maggiore accessibilità faciliterà la valutazione degli immobili in termini di efficienza energetica e promuoverà l’adozione di interventi di miglioramento.
- Facilitazioni per interventi condominiali: Saranno introdotte modifiche ai regolamenti condominiali per agevolare l’approvazione degli interventi di risparmio energetico. Tali modifiche mirano a superare le barriere amministrative e a semplificare le procedure di delibera, favorendo così la realizzazione di interventi di efficientamento energetico nei condomini.
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