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Collaudo impianto elettrico: cos’è, obblighi e obiettivi, fasi principali e normativa di riferimento

Il collaudo degli impianti elettrici è una fase fondamentale nel processo di realizzazione e messa in esercizio dell’impianto stesso. Esso consiste in una serie di verifiche tecniche e funzionali che hanno lo scopo di garantire che l’impianto sia stato realizzato in conformità alle normative vigenti, ai requisiti di sicurezza e alle specifiche del progetto. Questa fase permette di certificare che l’impianto sia sicuro per l’uso, efficiente e capace di rispondere alle esigenze operative per cui è stato progettato.

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Collaudo impianto elettrico: cos’è

Prima di addentrarci nel vivo dell’argomento, dobbiamo chiarire cos’è il collaudo elettrico. Il collaudo elettrico è l’insieme delle operazioni finalizzate a verificare il corretto funzionamento dell’impianto stesso prima che venga utilizzato.

Il collaudo non deve essere confuso con le verifiche che vengono effettuate sull’impianto, ossia tutte quelle operazioni finalizzate ad accertare la rispondenza di un componente o dell’impianto a determinati requisiti prestabiliti. A seconda dei requisiti, cambia la tipologia di verifica da effettuare. Si possono individuare 3 tipologie di accertamenti da effettuare su un impianto:

  • verifiche della sicurezza;
  • verifiche della funzionalità;
  • collaudo.

Ciascuna delle 3 presuppone l’esecuzione della precedente.

Verifica e collaudo sono due operazioni strettamente correlate tra di loro, ma formalmente diverse. Oltre alle differenze che abbiamo già enunciato, il collaudo viene eseguito prima della consegna di un impianto; le verifiche, invece, oltre ad essere eseguite prima della consegna, avvengono con cadenza periodica al fine di garantire che i componenti installati abbiano mantenuto le loro caratteristiche immutate nel tempo.

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Il collaudo di un impianto elettrico è strettamente legato alla progettazione dell’impianto. La progettazione di un impianto elettrico è la fase preliminare nella quale vengono definite tutte le caratteristiche che l’impianto dovrà soddisfare e si stabilisce un piano per realizzare un sistema sicuro, efficiente e conforme alle normative. Il software progettazione impianti elettrici è utile per la progettazione e la verifica degli impianti elettrici civili e industriali in bassa tensione con sistema di distribuzione TT e TN-S (monofase 230V e trifase 400V) secondo le norme CEI 64-8 e CEI 11-25 ed è la soluzione ideale per gestire tutte le fasi del progetto in un unico ambiente di lavoro, in maniera semplice e integrata.

Certificato collaudo impianto elettrico

Il certificato di collaudo è un documento che viene rilasciato al termine della fase di verifica dell’impianto elettrico, da parte del tecnico abilitato o dall’organismo accreditato che ha eseguito il collaudo. Esso attesta che l’impianto ha superato con successo le verifiche e le prove funzionali, dimostrando che è stato installato correttamente e che è conforme ai requisiti progettuali e normativi. Esso deve contenere una serie di informazioni tecniche e legali, tra cui:

  • dati dell’impianto e del committente: identificazione dell’impianto, il nome del committente, l’ubicazione e l’impresa installatrice;
  • riferimenti normativi: citazione delle normative di riferimento, come la CEI 64-8 per la bassa tensione e altre norme specifiche per la tipologia di impianto;
  • descrizione delle verifiche eseguite: elenco delle prove strumentali e funzionali effettuate durante il collaudo, come la misura della resistenza di isolamento, la continuità del conduttore di protezione, la verifica della messa a terra e il funzionamento degli interruttori differenziali;
  • risultati delle prove: dettaglio dei risultati delle prove eseguite, che dimostrano la conformità dell’impianto ai requisiti di sicurezza e progettuali;
  • dichiarazione di conformità al progetto: il certificato conferma che l’impianto rispetta quanto previsto dal progetto esecutivo, non solo in termini di prestazioni ma anche di sicurezza;
  • firma del collaudatore: il certificato deve essere firmato dal collaudatore o dall’organismo abilitato che ha condotto le verifiche. La firma è un’attestazione ufficiale di conformità.

 

Collaudo impianti elettrici: gli obiettivi

Il collaudo di un impianto elettrico ha diversi obiettivi:

  • verificare la sicurezza dell’impianto: assicurarsi che l’impianto non rappresenti un rischio per le persone, verificando la protezione contro i contatti diretti e indiretti, la protezione contro l’incendio e la protezione contro i guasti a terra;
  • verificare la funzionalità: garantire che l’impianto funzioni correttamente e che le protezioni siano coordinate per intervenire in caso di guasto;
  • conformità al progetto: accertarsi che l’impianto sia stato realizzato come da progetto e capitolato, secondo le specifiche tecniche e contrattuali;
  • rispetto della normativa: verificare il rispetto delle norme CEI (es. CEI 64-8, CEI EN 61557) e le disposizioni del D.M. 37/08 in Italia.

Quando è necessario il collaudo elettrico?

Il collaudo di un impianto elettrico è necessario in diverse circostanze per garantire che l’impianto rispetti le normative di sicurezza e funzioni correttamente. Ecco i principali casi in cui è richiesto:

  • messa in servizio di un nuovo impianto: quando un impianto elettrico viene realizzato da zero, è obbligatorio eseguire il collaudo prima della sua messa in servizio. Questo serve a garantire che l’impianto sia stato installato correttamente e che rispetti tutte le normative vigenti, come ad esempio il D.M. 37/08 in Italia. Il collaudo iniziale certifica che l’impianto è sicuro e pronto per l’uso;
  • modifiche o ampliamenti dell’impianto: ogni volta che l’impianto subisce modifiche significative, come l’aggiunta di nuovi circuiti, l’ampliamento dell’impianto o la sostituzione di componenti critici (ad esempio quadri elettrici, sezionatori, differenziali), è obbligatorio eseguire un nuovo collaudo. Queste modifiche possono alterare la struttura e le performance dell’impianto, richiedendo un controllo per accertare che rimanga conforme alle normative;
  • manutenzione straordinaria: come la sostituzione di componenti essenziali o la riparazione di guasti importanti, è necessario eseguire un collaudo per verificare che le riparazioni siano state eseguite correttamente e che l’impianto sia ancora sicuro e funzionante.

Obbligo collaudo impianti elettrici

Secondo l’articolo 11 comma 1 del D.M. 37/2008 per il rifacimento o l’installazione di nuovi impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere, relativi ad edifici per i quali è già stato rilasciato il certificato di agibilità, fermi restando gli obblighi di acquisizione di atti di assenso comunque denominati, l’impresa installatrice deve depositare (entro 30 giorni dalla conclusione dei lavori) presso lo sportello unico per l’edilizia, di cui all’articolo 5 del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, del comune ove ha sede l’impianto, la dichiarazione di conformità ed il progetto redatto ai sensi dell’articolo 5, o il certificato di collaudo degli impianti installati (ove previsto dalle norme vigenti)

Sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e dell’attestazione di collaudo le installazioni per apparecchi per usi domestici e la fornitura provvisoria di energia elettrica per gli impianti di cantiere e similari, fermo restando l’obbligo del rilascio della dichiarazione di conformità.

Per esser certo di produrre una documentazione corretta e conforme alle norme vigenti, affidati ad un software per la dichiarazione della conformità impianti che ti consente di compilare in automatico la documentazione secondo il D.M. 37/08. In un’unica soluzione ottieni le dichiarazioni di conformità per una serie di impianti: elettrici, idrici, termici, gas e antincendio.

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Quali sono le fasi del collaudo di un impianto elettrico?

Il collaudo di un impianto elettrico prevede diverse fasi:

  • verifica visiva;
  • verifiche strumentali;
  • prove funzionali.

Verifica visiva

La prima fase del collaudo consiste in un’accurata verifica visiva dell’impianto. Questo passaggio, spesso sottovalutato, è essenziale per evidenziare potenziali non conformità o errori di installazione che possono influire sul funzionamento e sulla sicurezza dell’impianto. Durante la verifica visiva si controlla:

  • la corretta posa dei cavi, verificando che siano state rispettate le sezioni richieste dal progetto e che i cavi siano stati installati in modo tale da non essere soggetti a tensioni o danni meccanici;
  • la presenza di protezioni adeguate, come guaine e canaline;
  • la conformità delle connessioni, inclusa la qualità dei collegamenti dei conduttori (serraggio, continuità elettrica);
  • la messa a terra delle parti metalliche dell’impianto e l’adeguata protezione contro i contatti diretti e indiretti;
  • l’identificazione corretta dei cavi e dei circuiti nei quadri elettrici.

Verifiche strumentali

Dopo la verifica visiva, si procede con le prove strumentali, che servono a confermare, con l’uso di apposita strumentazione, la bontà delle installazioni. Le principali verifiche strumentali includono:

  • misura della resistenza di isolamento: si verifica l’isolamento dei cavi e delle apparecchiature utilizzando un megger (ohmmetro), per evitare perdite di corrente e prevenire cortocircuiti o shock elettrici. Il valore della resistenza di isolamento deve essere superiore a 1 MΩ in base alla normativa CEI 64-8;
  • verifica della continuità dei conduttori di protezione: si verifica la continuità del conduttore di protezione (PE) per assicurarsi che ogni parte metallica dell’impianto sia correttamente collegata a terra;
  • verifica dell’impedenza dell’anello di guasto: permette di misurare l’impedenza del circuito di guasto tra il punto di cortocircuito e la sorgente di alimentazione. Questo test garantisce che, in caso di guasto a terra, l’intervento del dispositivo di protezione avvenga in modo tempestivo;
  • prova dei differenziali (RCD): si verifica il corretto funzionamento degli interruttori differenziali (salvavita), misurando il tempo di intervento e la corrente di scatto;
  • verifica della caduta di tensione: serve a misurare la caduta di tensione nei cavi per garantire che rientri nei limiti ammessi, come previsto dalla CEI 64-8, in genere non superiore al 4% per gli impianti domestici e al 5% per quelli industriali.

Prove funzionali

Le prove funzionali consistono nella verifica del corretto funzionamento di ogni componente e dispositivo installato all’interno dell’impianto. Le prove includono:

  • verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di manovra e protezione (interruttori magnetotermici, differenziali, interruttori sezionatori);
  • prova dei sistemi di illuminazione di emergenza, per assicurarsi che entrino in funzione correttamente in caso di mancanza di tensione;
  • prova del sistema di automazione (se presente), inclusa la verifica dei contatti ausiliari, dei sistemi di controllo e gestione dell’impianto.

Normativa collaudo impianti elettrici

Il collaudo degli impianti elettrici è regolato principalmente dal D.M. 37/08, che stabilisce le linee guida per l’installazione, la verifica e il collaudo degli impianti. Oltre a questo esistono altre normative e regolamenti che trattano il tema:

  • D.Lgs. 81/2008: riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro e include disposizioni relative alla sicurezza degli impianti elettrici. Stabilisce che gli impianti devono essere progettati e realizzati secondo le norme di sicurezza per prevenire rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
  • Legge 186/1968: stabilisce i requisiti per la sicurezza degli impianti elettrici, imponendo che gli stessi siano realizzati secondo le regole d’arte e le normative vigenti. È importante per garantire la qualità e la sicurezza degli impianti;
  • Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano): forniscono linee guida tecniche dettagliate per la progettazione, l’installazione e il collaudo degli impianti elettrici. Tra queste, la norma CEI 64-8 è particolarmente rilevante per gli impianti elettrici in edifici civili, fornendo specifiche sui requisiti di sicurezza e funzionalità; la Norma CEI EN 61557 che disciplina le apparecchiature di prova e misura per la protezione da scosse elettriche negli impianti a bassa tensione; Norme CEI 11-1 e CEI 11-27.

 

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