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Non c’è alcuna scadenza imminente per i fondi ex Ilva destinati al Piano di rigenerazione sociale a favore delle famiglie disagiate dei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha decretato una proroga della scadenza, inizialmente fissata al 31 dicembre 2024, posticipandola al 30 giugno 2026. Questo prolungamento consentirà la continuità delle azioni programmate dall’amministrazione straordinaria delle Acciaierie d’Italia per il rilancio sociale ed economico delle aree coinvolte.
Estensione dei termini per la ricerca a Taranto
Oltre alla proroga generale del Piano, il governo ha stabilito anche un’estensione al 30 giugno 2027 per le spese relative ai contratti di ricercatori a tempo determinato del progetto UniversiTaranto, incluso nella scheda 5E del piano comunale. Questa misura mira a sostenere la ricerca e la crescita professionale nel contesto universitario tarantino.
Investimenti per la città di Taranto
Per la sola città di Taranto sono stati stanziati oltre 20 milioni di euro, che hanno già portato all’avvio di dodici progetti, con un avanzamento dei lavori vicino all’80%. Secondo il sindaco Rinaldo Melucci, queste risorse permettono di realizzare misure concrete per le fasce più vulnerabili della popolazione, contribuendo al più ampio processo di trasformazione territoriale che rappresenta una delle priorità dell’amministrazione comunale.
Un piano strategico per il rilancio sociale ed economico
Il Piano di rigenerazione sociale, realizzato grazie ai fondi ex Ilva, ha l’obiettivo di sostenere la ripresa economica e sociale delle comunità colpite dalla crisi industriale, attraverso interventi che spaziano dal sostegno alle famiglie alla promozione della ricerca. La proroga concessa dal governo riflette la complessità della realizzazione di questi interventi e la loro rilevanza per il futuro delle aree coinvolte.
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