Effettua una nuova ricerca
More results...
Nella Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale 2024, realizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, una sezione è dedicata all’impatto della classe energetica sui prezzi delle case.
L’importanza dell’efficienza energetica negli edifici residenziali
La classe energetica è il parametro di riferimento utilizzato dagli operatori per confrontare la qualità energetica degli immobili all’interno di un mercato locale. Secondo le stime dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), nel 2022 in Italia il 53% delle abitazioni si collocava nelle classi più basse (F e G), mentre solo il 12% era ad alta efficienza (classi da A1 a A4).
Occorre ricordare che, secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), nel 2021 il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici residenziali sono stati responsabili del 12,5% delle emissioni complessive di gas serra dell’Italia, e che il recente aggiornamento della direttiva UE/2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia (Energy Performance of Buildings Directive, EPBD) prevede un obiettivo di riduzione delle emissioni delle abitazioni di circa un quinto rispetto ai valori del 2020, da raggiungere entro il 2035, principalmente attraverso la ristrutturazione degli immobili a bassa efficienza energetica.
Il rapporto tra prezzi delle case e classe energetica
Considerando gli annunci pubblicati nel 2022 sulla piattaforma digitale Immobiliare.it, il più grande portale online per la compravendita di case in Italia, si stima che circa il 10% delle case in vendita era caratterizzato da un’alta efficienza energetica, con classe compresa tra A1 e A4, mentre il 65% era caratterizzato da una bassa efficienza (classi comprese tra F e G). La composizione del campione in termini di classe energetica è sostanzialmente in linea con le statistiche dell’Enea relative ai certificati emessi per finalità di vendita dell’immobile, confermandone l’elevata attendibilità.
L’eventuale sovrapprezzo per una maggiore efficienza energetica delle case, è individuato con un modello di regressione lineare, che identifica l’apprezzamento connesso ad una specifica classe energetica, a parità di altre caratteristiche delle abitazioni. I risultati medi a livello nazionale, che nascondono una forte eterogeneità territoriale, indicano una relazione crescente tra prezzo richiesto delle case e classe energetica con un apprezzamento del 25% delle case in classe A rispetto a quelle in classe G.
Classe energetica: cause e implicazioni sui prezzi delle case
Ad esempio, considerando la distribuzione tra le province del premio per le classi A, il sovrapprezzo varia in un intervallo compreso tra il 7 e il 45% (per il quinto e il novantacinquesimo percentile, rispettivamente). Anche all’interno di una stessa Regione, è maggiore nelle zone climatiche più fredde, dove gli interventi necessari ad aumentare la classe energetica sono più complessi e verosimilmente più costosi e i risparmi energetici sono più elevati, rispetto alle zone con clima più temperato. Tali risultati mostrano quindi una forte eterogeneità nei costi e nei benefici di efficientamento delle abitazioni nonché nelle preferenze degli individui, dovuti in buona parte ad una significativa eterogeneità delle condizioni climatiche in tutto il paese.
In conclusione, i risultati dell’analisi hanno implicazioni rilevanti sia in termini di stabilità finanziaria, in considerazione del fatto che il patrimonio immobiliare è il principale collaterale nelle operazioni di finanziamento, sia per la definizione degli incentivi per l’efficienza energetica del patrimonio abitativo, che dovrebbero coprire solo una parte dei costi complessivi di adeguamento, considerando che i prezzi delle case incorporerebbero una quota dei benefici dell’investimento.
Inoltre, la valorizzazione di quota dei benefici da parte del mercato immobiliare potrebbe essere di per sé un incentivo per implementazione degli investimenti, soprattutto nei casi in cui le famiglie non siano caratterizzate da vincoli di natura finanziaria.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali