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Modello 770 ridimensionato dal 2025 #adessonews

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A partire dal periodo d’imposta 2025, il Modello 770, strumento cardine per la dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta, si avvierà verso un progressivo pensionamento. Questa transizione rappresenta un significativo passo in avanti nella razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari, permettendo ai sostituti d’imposta di evitare la tradizionale dichiarazione e di optare per una comunicazione più diretta attraverso il modello F24. Scopriamo insieme quali sono i cambiamenti previsti e quali saranno gli effetti per i professionisti e le imprese.

La graduale sostituzione del Modello 770

La principale novità che emerge dal Decreto Adempimenti, in vigore da gennaio 2024, riguarda la possibilità di comunicare i dati di ritenute e trattenute attraverso il modello F24, eliminando l’obbligo di presentazione del Modello 770 per determinate categorie di sostituti d’imposta. Questa innovazione è stata introdotta dall’articolo 16 del D.Lgs, n. 1/24, con l’obiettivo di ridurre il carico amministrativo per piccole realtà e ottimizzare i processi dichiarativi.

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La norma consente, in via sperimentale e facoltativa, ai sostituti di imposta, tenuti ad effettuare le ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente ed assimilati di non predisporre la dichiarazione annuale 770. La novità sarà inizialmente applicabile, in via sperimentale e facoltativa, solo ai sostituti d’imposta che al 31 dicembre dell’anno precedente hanno non più di cinque dipendenti.

Pertanto, viene lasciata al contribuente facoltà di scelta rispetto alla presentazione della dichiarazione annuale. La scelta di adesione al meccanismo di dichiarazione semplificato deve essere per l’intera annualità e potrà avvenire con comportamento concludente.

Questo rappresenta un approccio cauto che consentirà alle autorità fiscali di valutare l’impatto della misura prima di estenderla ad altre categorie. Un successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate potrà eventualmente ampliare questo limite.

Un nuovo sistema di comunicazione per i sostituti d’imposta

Dal 2025, i sostituti d’imposta, ovvero quei soggetti tenuti a trattenere alla fonte le imposte su compensi di lavoro dipendente e autonomo, potranno utilizzare il modello F24 per comunicare tutte le informazioni riguardanti le ritenute operate. Questo significa che i dati delle ritenute e delle trattenute, nonché eventuali importi a credito e altri elementi rilevanti, verranno inseriti direttamente nel modello F24, evitando la duplicazione delle informazioni.

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Con questa nuova modalità, il pagamento delle ritenute avverrà esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, garantendo così maggiore tracciabilità e sicurezza. Inoltre, il sostituto d’imposta dovrà contestualmente autorizzare l’Agenzia delle Entrate all’addebito degli importi dovuti direttamente sul proprio conto.

La Circolare n. 8/E/2024 dell’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per l’applicazione di questa nuova normativa, specificando che la comunicazione effettuata tramite modello F24 è da considerarsi a tutti gli effetti equivalente alla presentazione del Modello 770. Di conseguenza, per i sostituti che adotteranno questa nuova modalità, non sarà più necessario presentare la dichiarazione annuale.

Cosa cambia per i piccoli sostituti d’imposta

Al momento, il cambiamento riguarda esclusivamente i sostituti d’imposta con meno di cinque dipendenti. Questo significa che per la maggior parte delle imprese e dei professionisti di piccole dimensioni ci sarà la possibilità di ridurre significativamente il carico burocratico, un obiettivo perseguito da tempo dalle autorità fiscali per rendere più agevole la gestione tributaria per le piccole realtà economiche.

Se il sistema sperimentale si dimostrerà efficace, è possibile che venga ampliato a una platea più ampia di contribuenti, riducendo ulteriormente la necessità del Modello 770 e migliorando la gestione complessiva delle dichiarazioni fiscali. In questa prima fase, è importante ricordare che l’adesione al nuovo sistema è facoltativa: i sostituti che non intendono utilizzarlo potranno continuare a utilizzare il Modello 770 secondo le modalità tradizionali.

Modello 770: scadenza per il 2024 e prospettive future

Nonostante le novità introdotte, per il periodo d’imposta 2023, il Modello 770/2024 dovrà ancora essere presentato secondo le modalità ordinarie. La scadenza per l’invio telematico è fissata al prossimo 31 ottobre 2024. I sostituti d’imposta potranno presentare la dichiarazione direttamente oppure avvalendosi di intermediari abilitati, come i commercialisti o altri professionisti del settore.

In questo contesto, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione le istruzioni per la compilazione del Modello 770/2024, che illustrano in dettaglio le procedure e i dati da includere per una corretta compilazione. Questo passaggio resta dunque fondamentale per garantire la trasparenza e la corretta gestione delle trattenute e dei versamenti da parte dei sostituti d’imposta.

La progressiva eliminazione del Modello 770 rappresenta una semplificazione amministrativa che punta a ridurre il peso degli adempimenti burocratici per i contribuenti. Tuttavia, sarà essenziale monitorare come il nuovo sistema basato sul modello F24 funzionerà nella pratica e se riuscirà effettivamente a ridurre gli oneri amministrativi mantenendo il rigore necessario per la gestione delle informazioni fiscali.

Vantaggi e potenziali criticità della nuova normativa

Il passaggio dal Modello 770 alla comunicazione tramite il Modello F24 presenta numerosi vantaggi per i contribuenti, tra cui la riduzione della burocrazia e una maggiore snellezza nella gestione delle pratiche fiscali. Per le realtà con pochi dipendenti, questo significa meno documenti da compilare e meno obblighi di invio, poiché le informazioni verranno raccolte in modo centralizzato e immediato.

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Tuttavia, ci sono anche alcune potenziali criticita da considerare. Il cambiamento potrebbe richiedere un periodo di adattamento sia per i contribuenti sia per i professionisti incaricati di gestire gli adempimenti fiscali. Inoltre, l’obbligatorietà dell’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione dei dati potrebbe rappresentare una barriera per alcune realtà meno digitalizzate o che non dispongono di strumenti adeguati per gestire questo passaggio.

Anche la formazione dei professionisti e degli operatori fiscali sarà un aspetto cruciale per garantire una transizione senza intoppi. Sarà necessario assicurarsi che tutte le parti coinvolte siano preparate per l’utilizzo delle nuove modalità e che gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate siano adeguati e accessibili.

Cosa aspettarsi per il futuro: estensione a tutti i contribuenti?

L’introduzione di questa riforma lascia intravedere un possibile futuro in cui il Modello 770 potrebbe essere definitivamente sostituito da soluzioni più digitalizzate e integrate. Se la sperimentazione per i piccoli sostituti d’imposta avrà successo, è probabile che l’utilizzo del modello F24 diventi il canale principale per tutte le comunicazioni relative a ritenute e trattenute, non solo per i contribuenti con pochi dipendenti ma anche per le grandi imprese e i gruppi societari.

Questo scenario comporterebbe un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione del fisco italiano, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede una semplificazione e modernizzazione dei processi amministrativi. Tuttavia, tale estensione richiederà un’accurata valutazione dei benefici e delle problematiche riscontrate durante la fase sperimentale, nonché un dialogo costante tra autorità fiscali, contribuenti e professionisti.

Domande frequenti sul Modello 770

Chi è obbligato a utilizzare il nuovo sistema di comunicazione tramite Modello F24?

Attualmente, l’obbligo riguarda solo i sostituti d’imposta con meno di cinque dipendenti. L’adesione è facoltativa per il periodo d’imposta 2025, ma in futuro il sistema potrebbe essere esteso ad altri contribuenti, previa valutazione dell’efficacia della fase sperimentale.

Che cosa succede se un sostituto d’imposta non vuole utilizzare il nuovo sistema?

Nel caso in cui il sostituto d’imposta non desideri utilizzare il nuovo sistema, è possibile continuare a presentare il Modello 770 seguendo le modalità ordinarie. La scelta di utilizzare il Modello F24 è al momento facoltativa.

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Come verranno gestiti i dati delle ritenute nel Modello F24?

Nel Modello F24, i dati delle ritenute e delle trattenute verranno inseriti direttamente insieme al pagamento delle imposte. In questo modo, tutte le informazioni saranno gestite in modo centralizzato, evitando la necessità di duplicare la comunicazione attraverso il Modello 770.

Quali sono i vantaggi per le piccole imprese?

Per le piccole imprese con pochi dipendenti, il nuovo sistema comporta una significativa riduzione degli oneri burocratici. La possibilità di comunicare tutte le informazioni fiscali tramite un unico modello, l’F24, consente di risparmiare tempo e semplificare i processi.

Quando sarà obbligatorio l’uso del Modello F24 per tutte le comunicazioni di ritenute e trattenute?

Al momento non è stata stabilita una data precisa per l’obbligatorietà estesa a tutti i contribuenti. Questo dipenderà dai risultati della fase sperimentale e dalle valutazioni dell’Agenzia delle Entrate. Potrebbe essere prevista un’estensione progressiva nei prossimi anni.

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