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Sono 20 le città che hanno ricevuto il marchio di missione dell’UE per le città intelligenti e a impatto climatico zero. Si tratta di una delle missioni dell’Unione istituita nel quadro di Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione di Bruxelles. Tra queste, ben 5 sono le città italiane prescelte: si tratta di Bergamo, Bologna, Milano, Prato e Torino.
Il marchio premia i piani delle città volti a conseguire la neutralità climatica entro il 2030. L’obiettivo è facilitare l’accesso a finanziamenti pubblici e privati per raggiungere questo obiettivo. Il numero totale di città che hanno ottenuto il marchio sale così a 53. Le altre 15 realtà che hanno ricevuto il marchio nei giorni scorsi sono Aquisgrana, Münster (Germania), Trikala (Grecia), Eilat (Israele), Liepāja (Lettonia), L’Aia (Paesi Bassi), Porto (Portogallo), Bucarest 2o quartiere, Suceava (Romania), Lubiana, Kranj (Slovenia), Göteborg, Gävle, Umeå (Svezia), Miskolc (Ungheria).
Missione Città intelligenti UE: gli obiettivi
La “Missione Città” coinvolge le autorità locali e nazionali, i cittadini, le imprese, gli investitori con i seguenti obiettivi:
- realizzare 100 città intelligenti a impatto climatico zero entro il 2030;
- garantire che queste città fungano da centri di sperimentazione e innovazione per consentire a tutte le città europee di seguire l’esempio entro il 2050.
Come previsto nel suo piano di attuazione, la Cities Mission adotta un approccio intersettoriale e basato sulla domanda, creando sinergie tra le iniziative esistenti e le reali esigenze delle città.
Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato, “Il marchio celebra le misure coraggiose adottate da queste 20 città per raggiungere la neutralità climatica. Il loro impegno apre la strada a un futuro sostenibile e resiliente per tutte le nostre comunità”.
Il Climate City Capital Hub
Il marchio consente alle città di accedere al Climate City Capital Hub, risorsa finanziaria internazionale istituita nel giugno 2024. Un accento particolare è posto sull’impegno con capitali privati. Le città possono inoltre beneficiare di un pacchetto di prestiti da 2 miliardi di euro istituito dalla Banca europea per gli investimenti.
Le città svolgono un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, obiettivo del Green Deal europeo. Occupano solo il 4% della superficie terrestre dell’UE, ma ospitano il 75% dell’intera popolazione. Inoltre, le città consumano oltre il 65% dell’energia mondiale e sono responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali di CO2. In particolare, le città europee possono contribuire in modo sostanziale all’obiettivo del Green Deal di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.
Missione UE: 7 città sono italiane
Ricapitolando, oltre alle 20 appena menzionate, le altre 33 con il marchio di missione dell’UE per le città intelligenti e a impatto climatico zero comprendono anche Firenze e Parma. A queste si aggiungono: Sønderborg (Danimarca), Mannheim, Heidelberg (Germania), Madrid, Valencia, Valladolid, Vitoria-Gasteiz, Saragozza, Barcellona e Siviglia (Spagna), Klagenfurt (Austria), Cluj-Napoca (Romania), Stoccolma e Malmö (Svezia), Ioannina, Kalamata, Kozani e Salonicco (Grecia), Lovanio (Belgio), Espoo, Lahti, Lappeenranta, Tampere e Turku (Finlandia), Pecs (Ungheria), Guimaraes e Lisbona (Portogallo), Marsiglia e Lione (Francia), Limassol (Cipro) e Izmir (Turchia).
Grazie alla risorsa “Climate City Capital Hub”, le città potranno strutturare le loro esigenze finanziarie in modo da comprendere le varie modalità di finanziamento, compresa la messa in comune dei progetti, sostenendo il processo di chiusura delle operazioni.
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