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Genova. Alla fine la pioggia ha fermato anche i rider più spericolati al mondo: le prove della spettacolare gara di urban downhill Red Bull Cerro Abajo fissate per sabato sono andate in scena in forma ridotta a causa del maltempo, e i rider si sono spostati allo stadio Ferraris per un inedito show bike stunt prima del match Genoa-Bologna.
La gara, che ha il centro nevralgico tra il Righi e Castelletto, andrà regolarmente in scena oggi, domenica, giornata in cui il meteo è fortunatamente più clemente. Il pubblico che ieri ha affollato le creuze per osservare salti e acrobazie (in salita di San Gerolamo una tra le più adrenaliniche) potrà quindi recuperare oggi, attenuando così i disagi per una manifestazione che ha scatenato non poche polemiche per transenne, chiusure e limitazioni al traffico.
La tappa genovese dell’edizione 2024 di Red Bull Cerro Abajo, d’altronde, non solo è la prima in Italia, ma è addirittura la prima di sempre lontano dal Sudamerica, perché nel suo percorso, ormai ventennale, non aveva mai superato i confini del continente latino-americano. Una scelta non casuale, perché la conformazione del capoluogo ligure sembra perfetta per mettere alla prova i campioni di urban downhill, proprio grazie a ripide creuze e scalinate.
L’adrenalinico percorso parte da monte Peralto a arriva a largo della Zecca: qui i 32 miglior rider del mondo, provenienti da 15 Paesi diversi, si sfideranno in una corsa estrema, sfrecciando tra scalinate, creuze e caruggi a velocità che arrivdranno a sfiorare gli 80 km orari. Tra i punti più “spettacolari”, il primo salto in salita Superiore San Simone, e poi salita Emanuele Cavallo e la già citata salita superiore di San Gerolamo.
Red Bulle Cerro Abajo, orari della gara e percorso
La giornata di gara è così organizzata: warm up dalle ore 10, qualifiche dalle 13:00 alle 14:00 e finalissima dalle 15:30 alle 17:00. Il percorso di due chilometri parte dalla terrazza del Righi, con salti nel vuoto sulle scale della funicolare per poi girare attorno al camminamento e scendere sulla strada sottostante.
Da lì si prosegue per un lungo tratto dritto che prevede un altro salto a metà strada per superare dei paletti piantati per terra ed arrivare a una delle strutture tra le più tecniche, la sharkfin, una curva tagliata da cui si salta verso la strada sottostante di 5 metri.
“È un salto molto veloce e in pendenza, dopo altri 300 metri c’è un bigair, un salto dritto ma di 12-14 metri in base alla velocità a cui si arriverà, fatto questo in programma c’è una curva a 180 gradi e un piccolo drop che ci portano nei caruggi – ha spiegato Diego Caverzasi, mountain biker e youtuber che ha lavorato al percorso – Dopo altri 250 metri c’è un wallride (appoggio contro il muro) e a seguire una S molto stretta quindi il roadgap, che ci porterà a saltare una strada larga 10 mt. Proseguiamo tra le case fino in piazza con un altro salto costruito con dei ponteggi, svolta a sinistra per affrontare la mega shark, a differenza della precedente verso destra, grossa e scenografica perché tra le case, quindi è previsto un passaggio in un tunnel, una sorta di anfiteatro naturale tra le abitazioni, un altro wallride, un’altra sponda, un altro drop con atterraggio sulle scale e quello finale che ci porta al traguardo in largo della Zecca”.
Disseminate sul percorso di gara resteranno sino a pomeriggio inoltrato le transenne e decine di agenti della polizia locale in presidio: a loro il compito di regolare il traffico e dare indicazioni a chi, a piedi o con un mezzo, cerca di spostarsi in zona circonvallazione a monte. Sabato le chiusure erano in atto già in zona Corvetto e lungo i corsi.
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