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Sono ancora positive le previsioni di Prometeia – Scenari per le economie locali, nell’edizione di ottobre 2024, ma sono stati rivisti al ribasso diversi andamenti. Scende infatti all’1,2% la previsione del valore aggiunto della provincia di Modena nel 2024, ridotto allo 0,9% nel 2025. Questi i primi risultati dell’elaborazione del Centro Studi e Statistica della Camera di Commercio di Modena.
La ragione di questo cambiamento di trend è il ridimensionamento dell’andamento economico internazionale: l’economia della provincia di Modena è fortemente aperta, con un rapporto tra il valore delle esportazioni e il valore aggiunto pari a 63,6%, pertanto anche piccole variazioni di vendite all’estero si riverberano direttamente sul valore aggiunto.
Viene confermata la crescita del PIL mondiale nel 2024 (+3,2%) e nel 2025 (+2,9%), tuttavia i principali partner commerciali della provincia risultano in affanno: ad esempio gli USA cresceranno del 2,6 nel 2024, ma nel 2025 si fermeranno al +1,5%. Le maggiori difficoltà si avranno tuttavia nell’area Euro, verso cui Modena esporta quasi la metà del totale export, qui la crescita sarà molto bassa nel 2024 (+0,7%) con una piccola ripresa nel 2025 (+1,0%). In particolare, la crescita risulta ancora debole in quella che era la locomotiva dell’Europa: la Germania perde lo 0,1% nel 2024 e cresce solamente dello 0,4% nel 2025. Si rilevano invece risultati migliori nel 2025 per l’Europa centrale (+3,2%).
In base a queste premesse, viene tagliata la crescita del valore aggiunto italiano, che salirà dell’1,0% nel 2024 e dello 0,7% nel 2025, risultano similari gli andamenti del valore aggiunto regionale, (+1,1% nel 2024 e +0,9% nel 2025), infine sono analoghi i risultati della provincia di Modena, la cui crescita si limita al +1,2% nel 2024 e al +0,9% nel 2025.
A Modena l’industria manifatturiera è l’unico settore con valore aggiunto negativo nel 2024 (-0,9%), ma il dato migliorerà nel 2025 (+0,9%). L’agricoltura presenta un andamento opposto: +7,1% nel 2024, in discesa nel 2025 (-2,0%), anche le costruzioni mostrano un buon risultato quest’anno (+8,5%), che si trasformerà in una perdita evidente nel 2025 (-7,1%). Appaiono più stabili i servizi, la cui crescita risulterà dell’1,4% nel 2024 e dell’1,7% nel 2025.
Rivisto al ribasso anche il dato dell’export nel 2024 (+2,5%) e ancor di più nel 2025 (+1,0%), mentre le importazioni saranno negative quest’anno (-0,8%), ma cresceranno l’anno prossimo (+3,4%).
Le forze di lavoro mostrano un lieve incremento nel 2024 (+0,8%), in miglioramento nel 2025 (+1,5%), il trend degli occupati vede il picco nel 2024 (+2,1%), per poi ripiegare nel 2025 (+1,3%): questi miglioramenti fanno scendere il tasso di disoccupazione al 4,1% nel 2024 rimanendo pressoché stabile nel 2025 (4,3%).
L’andamento positivo dell’occupazione si riflette positivamente anche sul reddito disponibile delle famiglie, che presenta un ottimo risultato quest’anno (+5,0%), mentre ripiegherà su un +3,5% nel 2025, appaiono meno favorevoli i consumi delle famiglie, in calo dello 0,8% nel 2024 e con una piccola crescita nel 2025 (+0,6%).
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