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Dipendenti pubblici e debiti, Stato potrà pignorare stipendio #adessonews


Lo Stato potrà pignorare fino a un settimo dello stipendio che percepiscono i dipendenti pubblici con debiti nei confronti del Fisco.

La Legge di Bilancio 2025 ha stabilito che il pignoramento riguarderà coloro che hanno debiti superiori a 5.000 euro e un reddito mensile superiore a 2.500 euro.

In questo articolo spieghiamo quali sono le novità per i dipendenti della PA con debiti e in quali casi lo Stato può pignorare lo stipendio.

DIPENDENTI PUBBLICI CON DEBITI, NOVITÀ LEGGE DI BILANCIO 2025

Nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, il Governo ha introdotto una misura che permette il pignoramento fino a un settimo dello stipendio dei dipendenti statali con debiti fiscali di almeno 5.000 euro.

La misura dovrebbe generare un gettito di 36 milioni di euro nel 2026 e di 90 milioni di euro a regime.

Ricordiamo che la Legge attualmente in vigore sul pignoramento (articolo 543 e articolo 545 del codice di procedura civile) prevede in linea generale che la quota pignorabile dello stipendio non possa superare un quinto (20%) del reddito netto mensile del debitore. Esistono inoltre delle soglie minime sotto le quali lo stipendio non può essere pignorato e delle eccezioni.

I limiti sono stati stabiliti per proteggere il debitore e garantire che questi e la sua famiglia possano mantenere uno “standard di vita dignitoso”, come previsto dall’articolo 36 della Costituzione Italiana.

Le novità in arrivo con la Legge di Bilancio 2025 portano ad un aumento della quota pignorabile e ad una procedura che dovrebbe essere semplificata.

In attesa che la Manovra sia esaminata e rivista in Parlamento prima della sua approvazione prevista entro il 31 Dicembre 2025, vediamo a chi si rivolge la misura.

A CHI SI RIVOLGE LA MISURA

Il pignoramento dello stipendio riguarderà solo i dipendenti pubblici che hanno:

  • debiti fiscali di almeno 5.000 euro;

  • uno stipendio mensile superiore a 2.500 euro.

Ma attenzione perché, anche chi raggiunge tale soglia grazie alla tredicesima può essere coinvolto, sebbene con una trattenuta ridotta.

La relazione tecnica del Governo stima che questa disposizione interesserà circa 30.000 lavoratori pubblici, con un reddito medio di 3.500 euro. La misura entrerà a regime nel 2026.

COME EVITARE IL PIGNORAMENTO

Per evitare il pignoramento basta rispondere agli avvisi dell’Agenzia delle Entrate.

La norma inserita nella Legge di Bilancio 2025 stabilisce, infatti, che non tutti i debitori rischiano automaticamente il pignoramento.

Solo coloro che non risponderanno agli avvisi del Fisco potrebbero vedersi trattenere parte dello stipendio. Secondo le stime del Governo, circa l’80% dei debitori risponderà spontaneamente agli avvisi fiscali, evitando così il pignoramento.

QUANTO SI PUÒ PIGNORARE DALLO STIPENDIO

La percentuale che può essere pignorata dallo stipendio dei dipendenti pubblici varia in base all’ammontare del loro reddito.

Per chi guadagna più di 2.500 euro al mese, il pignoramento può arrivare fino a un settimo dello stipendio.

L’articolo 9 della Manovra chiarisce anche che per i lavoratori che raggiungono tale soglia solo grazie alla tredicesima, la quota trattenibile scende a un decimo.

In termini pratici, per esempio, un dipendente con un reddito medio di 3.500 euro potrebbe vedersi sottratti circa 500 euro al mese.

Maggiori dettagli sul funzionamento del tagli, si avranno nel Decreto attuativo che disciplinerà il pignoramento.

Noi vi terremo aggiornati sulla pubblicazione e, per non perdere le novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.

QUALI SONO I LIMITI IN VIGORE NEL 2024

Per comprendere meglio le novità che verranno introdotte con la Manovra 2025, ricordiamo quali sono i vincoli attualmente in vigore riferiti al pignoramento dello stipendio.

Ogni anno, la somma massima pignorabile dello stipendio viene aggiornata sulla base dell’assegno sociale, il quale rappresenta un importante parametro per determinare le soglie di protezione del reddito.

Nel 2024, l’assegno sociale è pari a 534,41 euro mensili. La legge prevede che lo stipendio non possa essere pignorato per la parte che corrisponde al triplo di questo importo. Pertanto, nel 2024, la soglia sotto la quale non si può procedere al pignoramento è pari a 1.603,23 euro (cioè 3 volte l’assegno sociale). Questo significa che, se uno stipendio è inferiore a tale importo, non può essere pignorato, mentre se supera tale cifra, il pignoramento può riguardare solo l’importo eccedente.

Ad esempio, se un dipendente pubblico guadagna 2.000 euro al mese, solo la parte eccedente i 1.603,23 euro è pignorabile, quindi il pignoramento potrebbe colpire al massimo 396,77 euro. Tuttavia, resta in vigore anche il limite generale del pignoramento di un quinto dello stipendio netto, come previsto dall’articolo 545 del Codice di procedura civile.

Questa regolamentazione mira a garantire che il lavoratore e la sua famiglia possano mantenere uno standard di vita dignitoso, come stabilito dall’articolo 36 della Costituzione Italiana.

QUANDO ENTRA IN VIGORE LA MISURA

Le nuove disposizioni sul pignoramento dello stipendio per i dipendenti PA entreranno in vigore a partire dal 1° Gennaio 2026.

GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2025

Per maggiori dettagli sulle prime misure annunciate dal Governo per Fisco, famiglie, lavoro e imprese, le trovate nella nostra guida sulla Legge di Bilancio 2025. Entro fine Dicembre, il Parlamento dovrà approvare il testo definitivo e noi, vi aggiorneremo. 

Se volete conoscere l’iter nel dettaglio, vi consigliamo di leggere la guida che spiega che cos’è la Legge di Bilancio, come funziona e a cosa serve.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Con la Legge di Bilancio 2025 potrebbe arrivare anche un taglio alle assunzioni nella PA, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

La Manovra prevede anche un taglio sugli organici di docenti e ATA, oltre ad altre misure sulle pensioni 2025 e su lavoro, famiglie e imprese. Interessante anche il nostro approfondimento sulle novità in arrivo con la riforma fiscale 2025.

Per restare informati sulle nuove leggi, ma anche su Decreti legge, Decreti legislativi e normative, vi consigliamo di seguire la nostra pagina, dove sono presenti news, guide e novità normative.

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